La via maestra: Costituzione

Un segnale di vita potente: 500mila persone si mettono in cammino sulla via maestra. Come potente è l’amalgama che la piazza ha rivelato, lavoro e volontariato, giovani e anziani, donne e uomini, compagne e compagni: fratelli.

La coalizione sociale messa in piedi da Maurizio Landini segretario generale della Cgil insieme alle associazioni di volontariato, hanno prodotto un boato, talmente intenso da spazzare via le nuvole dal cielo di Roma.

La CGIL. La grande Cgil è riuscita ad unire tutto ciò che la politica aveva diviso, mettendo insieme il lavoro salariato con il non lavoro, il volontariato con la questione sociale, le donne con il mondo della scuola.

Improvvisamente, in questo splendido autunno romano, si sono materializzati enormi cortei, immensi cortei, di operai e studenti vestiti di rosso, con le bandiere rosse e il cappellino rosso della Cgil (il mio amico Paolo Sabatino per tutti). Cortei infiniti che non riuscivano ad entrare in piazza San Giovanni. La piazza di Berlinguer.

La coalizione sociale prende vita, sotto le bandiere rosse della dignità dei lavoratori. Un tessuto che produce non solo valori, dando corpo e anima a un universo del lavoro che si è disseminato in una molteplicità di forme e figure.

A Roma si sono coalizzati organismi associativi difficilmente associabili, sulla via maestra della Costituzione, unico grande collante capace di generare due cortei senza inizio e senza fine. Una unica grande immensa entità che respira insieme, si muove insieme, canta “Bella ciao” insieme e insieme si avvia verso l’alba della riscossa. Nel cuore di Roma una moltitudine in marcia per riaffermare la dignità del lavoro e dei lavoratori, per ribadire che la Costituzione non si tocca, per rilanciare con forza la bandiera dell’uguaglianza e della fratellanza.

Il pieno successo della manifestazione di sabato, questa “via maestra” è importante. Solo l’immane tragedia consumata al confine tra Gaza e Israele ha potuto confinarla in secondo piano nell’universo mediatico. Ma il suo rilievo, nell’orizzonte desolato dell’attuale momento, rimane indiscusso, come i suoi protagonisti, gli ultimi, i sottopagati, gli oppressi, gli sfruttati, con un unico riferimento a quel testo che definisce la via maestra. Sono la vera “terza forza” capace di fare la differenza nella crisi della politica e dei partiti. La via maestra, l’unica luce di speranza nel buio della notte che stiamo attraversando.

Claudio Caldarelli

 

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