La conflittologia come strumento di riflessione per un educazione alla pace

Nella mattinata di ieri, 14 dicembre, presso l’IPU, Sede Aggregata della Tuscia dell’Università Pontificia Salesiana, sita in Montefiascone, si è svolto il convegno dal titolo “Il conflitto Israelo-palestinese. Nuovi Scenari”. Un tema di grande attualità che necessita, ai fini di essere compreso, uno sforzo interpretativo delle molteplici dinamiche dalle quali prende vita.

L’incontro è stato pensato, progettato ed impostato al fine di offrire una narrazione del fenomeno capace di andare al di là della propaganda messa in atto dalle parti coinvolte, promuovendo, così, la visione di possibili, seppur attualmente lontani, scenari di pace. 

Il convegno, organizzato dall’Università, dal Comune di Montefiascone e dalla Società Internazionale di Conflittologia (ICS), era aperto a chiunque fosse stato interessato al tema trattato, ed ha visto la numerosa partecipazione non solo di studenti ed ex-studenti IPU, ma ha anche ospitato una moltitudine di ragazzi provenienti dagli istituti superiori, la cui maggioranza maturandi. L’evento si è rivelato, quindi, un’occasione in cui l’Istituzione Università si è aperta al territorio, ed in particolare ai suoi giovani, dimostrandosi attenta alla promozione della cittadinanza attiva, del pensiero critico e dell’educazione alla pace.

Il convegno, che si è svolto presso l’Aula Magna dell’IPU dalle ore 9:30 alle ore 12:15, era strutturato mediante quattro interventi: il primo di carattere storico, a cura della Prof.ssa Elena Mazzini, si è occupato di illustrare le principali tappe generatrici degli attuali scenari di conflitto, partendo dalla nascita dell’ideologia sionista, sorta alla fine del XIX secolo, fino ad arrivare ai giorni nostri;

il secondo di carattere giuridico, a cura del Prof. Massimiliano Nisati, imperniato sui principi del diritto internazionale e dei diritti umani, ha posto l’accento su come vi siano presenti, da ambo le parti, violazioni riguardanti questi;

il terzo di carattere geopolitico, a cura del Prof. Alessandro Ceci, si è occupato di collocare il conflitto e le sue dinamiche d’importanza storica nei nuovi scenari internazionali;

il quarto di carattere economico, a cura del Dott. Michele Sances, volto ad esplicitare quelli che sono gli interessi che si celano dietro le dinamiche conflittuali, ha evidenziato come un’eventuale ed auspicabile cooperazione ed interdipendenza tra gli Stati, in termini di risorse e mercati, possa rivelarsi una molla utile ai fini della non belligeranza, portando come esempio storico il modello europeo.

Possiamo riassumere il fine ultimo della manifestazione citando proprio un pensiero del Prof. Ceci, che ha concluso dicendo: “La guerra è la più violenta opera di distruzione dell’umanità. Dopo ogni guerra bisogna ricominciare da capo. Tuttavia, ricominciare con una cultura della pace, significa evitare di ripetere gli errori del passato e di ripristinare le condizioni di devastanti conflitti. 

In questo senso possiamo dire che, indubbiamente, l’Università Pontificia Salesiana, anche per mezzo di prestigiose realtà come l’Istituto Universitario Progetto Uomo ed i suoi partner presenti sul territorio della Tuscia, sta dando prova di un impegno ed una mission chiara e precisa: Primum Educere.

 

 

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