Il lavoro, il futuro che ci attende.

Pensate cosa sarebbe successo, dice l’eretico, se l’ex sindaco di Firenze fosse stato coerente con la sua affermazione di ritirarsi a vita privata dopo la sconfitta elettorale nel referendum..
Avremmo avuto quasi certamente una migliore legge elettorale (con dibattito anche al Senato) ed avremmo già votato con un Pd senza le scissioni volute e incoraggiate dalla segreteria (anche se decise con poca lungimiranza da Bersani e c.).
Vale a dire, aggiunge l’eretico, che già adesso avremmo avuto un parlamento di nominati dalle segreterie (sì, anche nei M5Stelle la democrazia è un simulacro). Sarebbe stato un parlamento rappresentativo solo di metà dell’elettorato e diviso in tre tronconi, tutti sotto il 40% e tutti ugualmente incapaci di una politica di ampio respiro. Ed impossibilitati, in linea di principio, ad alleanze durature (come fanno in Germania, con mesi di confronto e documenti di centinaia di pagine)
Ne è convinto l’eretico, in ogni caso il futuro sarebbe stato difficile, senza soluzioni.
Perché i M5Stelle avrebbero vissuto il tremendo passaggio dalla denuncia del sistema alla realizzazione delle alternative …
Perché il Pd (e c.?) avrebbe continuato a litigare nel contrasto tra la programmazione post-comunista e le elemosine elettorali tipo ottanta euro post-democristiane …
Perché la destra non avrebbe avuto speranza nel passaggio dalla unità forzata del passato (sotto un padrone assoluto come è stato il pregiudicato di Arcore) e l’alleanza di oggi, dai contenuti in reale contrasto e senza un padrone che decide.

Ma l’ex sindaco di Firenze, nota l’eretico, è ancora in campo, non si rassegna, non si rende conto di essere politicamente finito.
Ha digerito senza incertezze le ripetute sconfitte nelle elezioni amministrative e regionali, attribuendone l’esito a tutti meno che alla sua tracotanza
Blatera ancora e si illude di un 40% alle politiche del 2018, da conseguire con (?) possibili alleanze di centro e di sinistra.
Non si rende conto che la sua egemonia è alla fine, con la responsabilità di avere stravolto e affossato la speranza di un futuro più equo con l’incontro nella democrazia di valori cristiani e comunisti.
Il re è nudo. Insieme al comitato di affari della Leopolda avevano progettato di utilizzare il Pd come comodo strumento per arrivare alla soluzione di “Un uomo solo al comando”.
Con arroganza, senza scegliere il campo aperto di un suo proprio partito, come ha fatto Macron in Francia, come ha fatto il M5Stelle, come del resto fece anche il pregiudicato di Arcore con Forza Italia.

Ma dopotutto, è forse migliore la situazione di oggi, pensa l’eretico. Se ci sarà chiarezza. Anche se si andrà ancora, nel 2018, ad un parlamento di nominati, quasi certamente senza nessun raggruppamento al 40%, forse con un governo senza fiducia preventiva (come non fu possibile nel 2013 per volere di Napolitano). Del resto, in Belgio, in Spagna si è visto che governi deboli o senza fiducia non sono necessariamente negativi per l’economia.
E’ meglio, se ci sarà chiarezza nel popolo dei progressisti, con una precisa definizione delle posizioni politiche che dia vera attenzione ai contenuti. Perché è innaturale che nel quadro politico siano nello stesso partito chi pensa solo al profitto e chi si batte per la felicità collettiva e la solidarietà. Chi crede o fa credere che l’aumento della produttività si ottiene dando denaro alle imprese che lo impiegano in paesi a basso costo, e chi invece vuole raggiungerlo attraverso la qualificazione del lavoro, una più giusta retribuzione, una migliore distribuzione delle risorse.
Serve un lavoro serio per questo, è la convinzione dell’eretico. Che non può essere il dissertare su possibili alleanze o collocazioni elettorali, rispetto al Pd, del gruppo Pisapia o di quello del Brancaccio o degli Mdp.
Serve un lavoro di lungo periodo, uno, due anni, non importa. Che proponga valori fondanti, modelli di sviluppo, voglia di partecipazione. Che possa raggiungere la sensibilità di chi si astiene, come è successo per il referendum sulla Costituzione, con una grande partecipazione al voto.

C’è molto da studiare, molto da fare, ricorda l’eretico. Non solo in Italia. Nel vecchio e nel nuovo mondo. Dovunque.
Perché negli Usa c’è Trump, al posto di Obama.
Perché nei 28 paesi dell’Unione Europea c’è una maggioranza assoluta liberal-popolare di centrodestra, con solo 3 paesi (Grecia, Malta e Italia) in qualche modo di centrosinistra.
Perché in Italia, ormai, la vera maggioranza è di quelli che non votano.
Di quelli che non hanno più fiducia.
Di quelli che non l’hanno mai avuta.
Di quelli che non trovano risposta nelle proposte ibride di oggi.
Di quelli che rispondono solo con il loro egoismo personale.

Perché non è vero, è evidente per l’eretico, che non ci sia più la destra, che non ci sia più la sinistra: in Italia, come in Europa, come nel mondo. La si chiami come si vuole, ci sarà sempre da fare una lotta.
Finché lo sviluppo sarà fondato sul profitto, e non sulla crescita solidale di tutti..
Finché ci sarà sfruttamento del lavoro, della sua finalità, della forzatura ad un consumo inutile, anzi dannoso per l’equilibrio ecologico.
Finché i ricchi diventeranno sempre più ricchi e i poveri più poveri.
Finché non ci saranno diritti rispettati e solidarietà per tutte le donne e gli uomini della terra.

di l’Eretico

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