INFORMAZIONE LIBERA O INFORMAZIONE VERA?

C’è da chiedersi, ne è convinto l’eretico, se abbiamo in Italia un sistema di informazione vera, che è una cosa molto diversa dalla informazione libera.

Quest’ultima è certamente e forse anche eccessivamente presente sui nostri media. Ma la veridicità delle notizie sui social è assai ridotta, e non tanto per quelle false, ma per quelle orchestrate, che si reggono sull’ipse dixit di persone, personaggi politici o dello spettacolo o dello sport o della sanità, non importa, che, per essere conosciuti ,diventano per molta gente credibili.

Recentemente, dice l’eretico, c’è stato un movimento dei direttori dei giornali più importanti, in Italia, conseguente al passaggio di proprietà di molte testate, e con indignate dichiarazione di lavoro libero, non condizionato da quel passaggio, da parte degli interessati.

Lavoro libero, forse, ma informazione in qualche modo diversificata, magari solo parlando prima sempre di un bicchiere mezzo pieno, ed ora invece, costantemente, di un bicchiere mezzo vuoto.

Varrebbe davvero la pena, soggiunge l’eretico, leggere quotidiani diversi, più dediti a informazioni vere, e che non perdano tempo a raccontare le continue divergenze nella compagine governativa o le sistematiche denunce di aria fritta delle opposizioni e che non siano, in qualche modo, portatori delle posizioni delle proprietà.

In altri paesi, forse, ci sono realtà diverse. In questo periodo c’è stato il francese “Le Monde” che ha parlato delle elezioni Usa secondo le valutazioni della Cina, sarcasticamente, per le quali Xi Jinping voterebbe Trump con tutt’e due le mani, perché il medesimo presenta due qualità principali: incoerenza e incapacità.

Lo stesso quotidiano, nota l’eretico, ha anche commentato le ultime variazioni nel governo francese, sostenendo che il presidente Macron sta cercando, con tutti i modi possibili, di scoraggiare una candidatura di centrodestra per le elezioni politiche del 2022. Questo perché sembra scontato che altrimenti al ballottaggio andrebbe, come primo o secondo poco importa, il partito sovranista della Le Pen. Quindi una divisione nel centro destra sarebbe per Macron una seconda sconfitta, dopo le recenti amministrative, rovinosa per il rinnovo, anzi la fine della sua carriera politica e con buona probabilità faciliterebbe l’ingresso del partito socialista che ha una possibile candidata vincente, Anne Hidalgo, al secondo mandato come sindaco di Parigi con gli stessi orizzonti progettuali dei verdi, in forte ascesa.

Sempre in questi giorni, commenta l’eretico, il New YorK Times ha descritto la situazione sanitaria negli Usa con le solite notizie contro o per Trump, ma con un’analisi del momento reale, osservando che la domanda di test di coronavirus negli Stati Uniti sale, creando una nuova crisi, nell’ambito di una combinazione di fattori che sta alimentando il problema: una carenza di forniture, arretrati nei laboratori e una crescita alle stelle del virus.

A proposito di bicchieri mezzi pieni, dice l’eretico, c’è il Times of India, che in un paese con una pandemia totalmente fuori controllo comunica che un certo numero di stati ha disposto dei piani di contenimento a seguito di un allarmante aumento dei contagi. Uno di questi stati ha disposto una restrizione breve, della durata di due giorni. Questo in un paese che è ormai il terzo al mondo per contagi per decessi (sempre credendo ai dati ufficiali, tra i quali c’è anche la previsione-speranza di poter arrivare a 200 mila tamponi a settimana, su una popolazione di millequattrocento milioni di persone)!

Ma poi, constata amaramente l’eretico, ci sono le notizie vere che non si danno. Giornali e televisioni riportano manifestazioni di ogni tipo, anche di squallidi gruppi di estrema destra, ma non altre che pongono problemi veri.

Così, la notizia sulla manifestazione degli Stati popolari di Soumahoro, a Roma a San Giovanni, la manifestazione di migliaia di invisibili che vogliono essere visibili, è comparsa solo su Il Manifesto, su una paginetta de l’Espresso e, forse per 10 secondi in tv (senza che fosse citato il ruolo del leader, sindacalista del Coordinamento Agricolo dell’Unione Sindacale di Base (USB), dove si è occupato soprattutto della tutela dei diritti dei braccianti, della lotta al caporalato e dello sfruttamento lungo la filiera agricola. Non solo, è tra i fondatori della “Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti e Rifugiati”, ed è considerato un esponente di primo piano della sinistra italiana.

Anche Stampacritica, nel suo piccolo, cerca di essere presente nel mondo dell’informazione con notizie vere.

“La voce degli ultimi” è scritto nella nostra testata. Perché gli ultimi, gli invisibili devono essere come tutti, con gli stessi diritti che la nostra Costituzione riporta all’articolo 3: … senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

di l’Eretico

 

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