Immigrazione da record
di Immacolata D’Angelo
Viminale preoccupati per l’alto tasso di immigrazione degli ultimi mesi. L’80% dei migranti ha varcato la soglia del Mediterraneo. Risultati da record e preoccupazione del popolo italiano
«Siamo preoccupati – dice il prefetto Mario Morcone, responsabile immigrazione del Viminale a Radio 24 commentando l’aumento (+80%) dei flussi migratori via mare verso l’Italia degli ultimi giorni – Stiamo guardando con attenzione agli sviluppi di questi giorni – spiega Morcone – siamo preoccupati soprattutto perchè quelli arrivati sono quasi tutti migranti economici e quindi non ricollocabili. In questa ondata migratoria ci sono gli eritrei, ma a parte loro nessun altro ricollocabile. Provengono tutti dell’Africa, dal Niger, dal Senegal, dal Ghana». Negli ultimi mesi hanno varcato le porte del Mediterraneo migliaia di migranti. Il tasso è altissimo: l’ 80%. L’inizio della primavera ha comportato una ripresa degli sbarchi a pieno regime. «Dall’inizio di marzo sono arrivate via mare in Italia circa 8.000 persone di cui almeno 1.100 minori, la quasi totalità dei quali non accompagnati», ha ricordato Save the Children rinnovando l’appello al parlamento e al governo italiani «affinché dispongano la creazione di un sistema di accoglienza e protezione per i minori stranieri non accompagnati strutturato e integrato su tutto il territorio nazionale». Questo, per l’Italia, rischia di essere un problema da fronteggiare. Morcone afferma che al momento l’equilibrio di presenze straniere a livello regionale in Italia regge. Grazie ai colleghi e all’intelligenza di chi amministra il territorio. Al di là delle polemiche elettorali, lo sforzo c’è stato. La Lombardia oggi è la prima regione per numero di migranti, poi la Sicilia. Ma anche il Veneto è salito all’8%. Tutti i territori partecipano in maniera abbastanza omogenea allo sforzo”. Per notizia la Toscana è attorno al 6%. Nei prossimi mesi l’Italia potrebbe dover fronteggiare una nuova emergenza. Paura e tensione per il popolo e lo Stato italiano. Un nuovo piano di emergenza da attuare e una nuova crisi da fronteggiare. Migliaia di persone cercano di trovare la felicità in questo Paese, un Paese che, però, ha timore di ciò che sta per arrivare, un Paese non eccessivamente forte e solidale.