I Partigiani no!

C’è un limite a tutto! Reclutare anche i Partigiani per una riforma cialtrona e con una maggioranza cialtrona è ignorare la Storia, è meritarsi il primo posto nel mondo per “analfabetismo funzionale”, è illudersi di continuare a fare danni (riforme)…

Ci sono giorni, è infuriato l’eretico, nei quali sembra non ci sia limite all’arroganza del “giglio magico” che governa la politica italiana. Oggi 27 maggio i vertici del partito della Leopolda (Renzi dal G7 in Giappone, Serracchiani e Guerini dal bunker del Nazareno) hanno ribadito che la legge elettorale ( il cosiddetto “Italicum” sulla cui legittimità dovrà pronunciarsi la Corte Costituzionale) è immodificabile e rappresenta quindi un tutt’uno con il referendum di ottobre sulle modifiche alla Costituzione.

Non avrebbe mai creduto, lo dice con amarezza l’eretico, di rimpiangere la legge truffa del 1953 (detta Scelba) contro cui fece le sue prime battaglie politiche (una legge che prevedeva un premio del 15% per il partito o la coalizione che avesse ottenuto almeno la metà dei voti validi) … Con quella legge (approvata con quelle che al tempo erano considerate gravi forzature, come la minaccia del voto di fiducia) si votò una sola volta. La coalizione conservatrice non riuscì a ottenere il premio di maggioranza (conseguì solo il 49,8% dei voti validi) e la legge venne subito dopo abrogata.
Altri tempi, ovviamente, tempi in cui il voto di fiducia era una cosa seria, non un consenso estorto con minacce o mendicato con soccorsi verdiniani a caro prezzo!

Ma d’altra parte, osserva l’eretico, per certa gente oggi la coerenza non conta più niente. Il presidente del consiglio e il comitato della Leopolda farebbero bene a rileggere il “codice etico” del partito democratico e il programma politico su cui sono stati eletti gli attuali parlamentari, e chiedersi che cosa hanno in comune i loro elettori e il loro voto con la triangolazione “Nuovo Presidente Confindustria-Renzi-Marchionne” che ormai è la base della politica nazionale… E non meravigliarsi se poi, ad onta di una quasi unanimità di consensi dei “media” e di sondaggi apparentemente favorevoli, la prima occasione elettorale sarà clamorosamente sorprendente.

Perché la gente, ne è convinto l’eretico, ha tutto il diritto di indignarsi per stipendi di dirigenti pubblici di decine di migliaia di euro, confrontandoli con i 460 euro di pensione o i 1200 euro di un venditore supermarket (od anche 600-800 € se giovane e in nero).
Anche se magari non fa caso a retribuzioni annue di 22 milioni di euro (Lamberto Andreotti, Squibb… chi indovina di chi è figlio vince una bambolina!) o accetta i compensi annui di Messi (65 milioni €) …
Ma la stessa gente non può essere rimbecillita da continue sparate sulla disoccupazione che cala, quando vede figli e nipoti senza lavoro; sulla economia che è in ripresa, quando vede sempre più negozi ed piccole imprese che chiudono; quando sente dall’Istat un calo del 3,6% sul fatturato e gli ordinativi (marzo 2016)…

E soprattutto, dice l’eretico, la stessa gente non può accettare che senza pudore si dica che avrebbero votato si al massacro della Costituzione i partigiani, donne ed uomini che non possono NO! solo perché sono morti per dare a noi un paese libero dalla dittatura e una repubblica democratica fondata sul lavoro (e non fondata sulla protezione delle banche e sul profitto della finanza e delle imprese)!
Che si faccia credere che avrebbero detto sì al massacro della Costituzione uomini politici veri come Berlinguer, Ingrao, Pertini.
Ben diversi, all’opposto dei rottamatori da quattro soldi che oggi ci governano. Che ci vorranno ricattare, al momento del voto al referendum con la paura dello spread che sale. Come se l’aumento del debito pubblico non fosse una costante del governo Renzi (dall’inizio, febbraio 2014: 2.107.000 milioni di euro ad ora, marzo 2016: 2.228.700 milioni di euro, record assoluto!)
E il ricatto ci sarà “e poi che succederà?” dopo aver detto che se ne andranno per sempre dalla politica (Matteo Renzi, e insieme, lo ha detto in tv, Maria Elena Boschi).
Che potrà mai succedere? Se lo chiede l’eretico, che pensa alla legge elettorale, a quell’ “Italicum” che gli ricorda qualcosa…
Ah, sì, la n. 2.444 del 1923, che assegnava 2/3 dei seggi al primo partito, purché avesse almeno il 25% dei voti (legge detta Acerbo-Mussolini) …

di L’eretico

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