Le Bestie di satira

Camillieri

Gli autori, nel solco della più irriverente satira di costume, si industriano di produrre a getto continuo, seguendo la cinetica obbligata dei media, minuto per minuto nuove caricature della caricatura: violentano le notizie per ricavarne grottesche antinotizie, aprono scorci paradossali, fanno scivolare il linguaggio quotidiano verso l’assurdo patafisico. (Vincenzo Sparagna)

 

Nell’omaggiare il collettivo nel quale mi pregio di scrivere, Vincenzo Sparagna, già autore de Il Male, oggi direttore de Il Nuovo Male e Frigidaire, non risparmia elogi a chi la satira la usa ancora come arma, per aprire brecce nelle coscienze, e ci regala una preziosa introduzione al secondo libro di Arsenale K, Le Bestie di Satira.

Non mi interessa dirvi dove e come comprarlo perché Stampa Critica non è, e mai sarà, uno strumento promozionale ma solo informativo. Se volete potete cercare su FB la pagina dedicata al libro.

Da autore, però, ho il piacere di offrirvi una carrellata delle battute che hanno sottolineato gli ultimi mesi, orgoglioso di saper utilizzare il prezioso strumento della satira che, per esser maneggiata, necessita di un requisito fondamentale: l’indipendenza. Essa non germoglia laddove ci sia un datore di lavoro che la commissiona e paga, l’unico padrone è il pubblico e, la sua approvazione, la prima moneta.

La satira non è attacca solo la politica ma anche la società, in generale, e sottolinea ogni evento possibile, sebbene la più efficace e divertente resti, indubbiamente, quella che attacca il potere, nella sua accezione più ampia.

E chi incarna il potere meglio della Chiesa? Il Papa, e tanti suoi sottoposti, si prestano spesso alle raffiche verbali degli autori satirici. È accaduto in Veneto quando un genitore ha visto negare la comunione al figlio, in quanto autistico, questa battuta fu accolta con un successo stratosferico e rimbalzò ovunque:

     “Veneto, comunione negata a bimbo autistico perché non in grado di capirla. Neonati che capiscono il battesimo ce ne sono?”

     

      Ma non fu certo l’unica, tante dichiarazioni del Papa si sono prestate a facili invettive, in particolare durante la visita a Napoli, in cui si combinarono facilmente tematiche sociali e luoghi comuni diversi:

      “Il Papa incontrerà giovani, trans e detenuti. In pratica lo stesso giro di Berlusconi.”

“Il Papa ha poi parlato di legalità, lavoro ed altre entità invisibili.”

“Il Cardinale Sepe: «Anche i ciechi volevano vedere il Papa». Ma avrebbero rischiato di perdere la pensione d’invalidità.”

 

Un evento molto preso di mira, anche con dei live organizzati dai tanti collettivi presenti in rete, è il Festival di Sanremo che ogni anno regala qualche perla comica, quest’anno in particolare ha dato molto materiale la famiglia di 16 figli presente all’Ariston, questa una delle battute più belle:

“Dopo aver visto la famiglia calabrese con sedici figli, il Papa apre alla sodomia”.

È indubbio, però, che il catalizzatore satirico per eccellenza, resta Sua Emittenza, Silvio Berlusconi, in occasione dell’assoluzione sul caso Ruby, il web si scatena e Arsenale non è da meno:

“Se ci fosse stato un altro grado di giudizio, sarebbe stato Mubarak a doversi scusare per avere una nipote così.”

“Niente prostituzione minorile. Erano solo merendine eleganti.”

“Berlusconi: ”Gli italiani devono capire cosa ho subìto”. Sto cercando il filmino su youporn.”

“Berlusconi assolto. «È la fine di un incubo», ha dichiarato un’anziana di Cesano Boscone.”

“Oramai la Corte di Cassazione vale meno della casella Imprevisti nel Monopoli.”

 

Anche il PD, quest’anno, tra le sparate di Renzi e lo scandalo di Mafia Capitale, ha regalato numerose perle:

“Le tangenti erano gestite da una donna che fungeva da cassiera. La tessera del Pd serviva per accumulare i punti.”

“Ancora arresti. La prossima sezione del Pd sarà aperta a Regina Coeli.”

“Serracchiani: «Il PD ha agito molto prima della Magistratura». Tesserandoli.”

“C’era un tariffario per i politici. Alemanno devono averlo comprato coi saldi.”

Molte notizie ci bombardano anche dall’estero, legate spesso al terrorismo, come nel caso degli attentati di Parigi che videro il mondo stringersi intorno ai francesi…

“Gli Stati Uniti determinati ad aiutare la Francia nella cattura dei responsabili. Attaccando uno Stato petrolifero a caso”.

 

… ma anche alle loro incursioni di vendetta in Siria:

“Obama appoggia gli attacchi aerei ma resta contrario alle truppe di terra. È pur sempre un Nobel per la Pace”.

 

 

A tenere banco, è stata anche la crisi greca e le elezioni di Tsipras:

“La Merkel ai greci: «La moneta è unica». Fatevela bastare.”

“La situazione in Grecia è talmente confusa che i politici italiani non sanno ancora su quale carro salire.”

 

C’è tanto, tanto altro ancora, dalle dimissioni di Napolitano alla morte di Nemtsov, l’oppositore di Putin, dall’assoluzione clamorosa di Amanda Knox ai funerali del boss dei Casamonica, dal Jobs Act alla Buona Scuola ma lo spazio è breve, e non ha senso decomprimere ciò che la perizia di tanti autori ha cercato di sintetizzare.

Buona satira a tutti.

di Marco Camillieri

 

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