Che cos’è l’Amore?

imageHo la sensazione che ciò che io chiamo Amore e ciò che tu chiami amore siano due cose completamente diverse. Certo sono due cose diverse. Quando parlo o scrivo di Amore, in quella parola c’è consapevolezza. Quando tu parli di amore, non solo c’è la a minuscola, ma c’è il buio dell’incoscienza. Sono due mondi completamente diversi.
Usiamo le stesse parole, ma devo farlo, non posso coniare nuove parole, altrimenti non capiresti niente di quello che dico. Le mie parole svanirebbero e io sembrerei un folle. Ricorda che le parole che uso hanno un significato diverso, quindi mentre leggi fai attenzione. Non saltare subito alle conclusioni, non dare alle parole il “tuo” colore o valore. E’ una abitudine meccanica, senti la parola Amore e subito sai che cosa vuol dire, a questo punto non hai più bisogno di ascoltare, puoi andare a dormire, visto che io parlo di Amore e tu sai già cosa è l’Amore.
Invece non lo sai. La tua vita ne è la prova. Se tu conoscessi l’Amore conosceresti tutto ciò che è importante conoscere. Quando hai conosciuto l’Amore, hai conosciuto Dio, hai conosciuto l’essenza di Buddha, perché sai muoverti negli universi paralleli e saltellare da una stella all’altra, da una dimensione all’altra. Quando conosci l’amore conosci il corpo essenziale, il corpo ineccepibile, il corpo della verità.
L’Amore è in questi tre corpi. L’Amore fisico lo conosci: è il sesso, l’infatuazione del corpo, la lussuria. Esso non è profondo, così come non lo è il corpo fisico. Ed è quello che tu chiami amore, innamoramento. Ma è una sorta di caduta: tu cadi nell’amore.
Il secondo tipo di Amore: quello del corpo della beatitudine. Tu non lo conosci. Esso non è una caduta, è un momento di quiete, di riposo. Non cadi, ma metti radici. Smetti di oscillare, tutte le onde scompaiono e tu diventi una pozza silenziosa. Questo dovrebbe essere il significato dell’Amore.
Infine c’è il terzo tipo di Amore, che viene dal corpo essenziale. Quell’Amore dovrebbe essere chiamato preghiera. In esso ci si eleva, non si cade. Il primo amore è caduta; il secondo Amore è uno stabilizzarsi, un radicarsi, un centrarsi. Un camminare scalza, verso Dharma, respirando al ritmo del cuore, con una conchiglia tra le mani.
Il terzo Amore è un elevarsi nel cielo, ti dà le ali. Ti accende il punto luminoso verde sulla spalla, ti fa essere l’altra parte di me, e non è importante su quale universo parallelo sei, o su quale stella sei, sei l’altra parte di me ovunque ci troviamo ed io sono l’altra parte di te ovunque mi trovi.

di Claudio Caldarelli

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