Povertà nuova

Maria

Noi, gente normale

I “nuovi poveri” vittime della crisi.

Storie di gente che ha perso il lavoro, che per la prima volta si trova a chiedere aiuto.

È devastante.

Famiglie italiane che si sono trovate in difficoltà a causa della crisi. 

L’umiliazione di padri di famiglia che, fino a ieri, hanno condotto una vita normale.

Persone sempre più numerose che, dopo aver perso il lavoro, precipitano improvvisamente nel baratro della povertà.

Individui che, dall’oggi al domani, si ritrovano a fare i conti con difficoltà economiche e rischi di impoverimento imprevisti.

Storie e racconti di gente normale, gente che senza lavoro, si trova nell’impossibilità di far fronte  ai propri impegni: le rate di mutuo, l’affitto, i progetti per i figli, le spese per la casa.

Storie e racconti che colpiscono.

Storie di chi fino a poco tempo prima si riteneva al riparo dal rischio di  cadere in povertà e di dover ricorrere ad un aiuto.

Storie di chi, in tal modo, ha difficoltà ad esporsi, si sente disorientato, si sente smarrito e finisce per ripiegarsi su se stesso e perde fiducia nel futuro.

Quasi che la povertà abbia imparato a stare al passo con i tempi.

Anche per chi la povertà la sentiva così lontana.

Chi con la vita normalissima andava a lavorare e tornava a casa e adesso non ce la fa, ha perso la dignità.

Da Nord a Sud, percorrendo lungo lo Stivale, sono diverse le figure, le famiglie, le categorie colpite. 

Realtà diverse: gli operai in cassa integrazione, i giovani precari, l’emergenza abitativa, i senza fissa dimora, etc. etc. .

Oltre il 6% della popolazione, secondo le ultime stime.

Passano i giorni, i mesi, stiamo toccando una densità finora mai avvertita nel  Paese.

Una “Fame” che in Italia non si pensava di  arrivare a tanto.

di Maria De Laurentiis

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