Il travestitismo dei boss

Simone Cerulli

I mafiosi si sono sempre camuffati, fin dalla notte dei tempi. Un modo per vivere la latitanza nel loro paese e potersi muovere liberamente per il territorio di loro pertinenza. Oppure per partecipare alle riunioni della Cupola di Cosa Nostra. Ma tra i latitanti delle mafie, camorre e ‘ndranghete, c’è chi negli ultimi anni ha escogitato qualcosa di efficace, passando dal semplice travestimento al “travestitismo”. La pentita Giusy Vitale dice che Bernardo Provenzano, negli anni delle stragi, si presentò ad un summit della Cupola vestito da vescovo. Mentre il boss di Altofonte, Domenico Raccuglia, arrestato nel 2009, alcuni testimoni riferiscono che amava nascondersi nei monasteri indossando il saio di un frate. Aldo Gionta, boss della camorra, per sfuggire alla cattura usava parrucche bionde e grandi occhiali: si vestiva da donna e ci riusciva così bene che prima di finire arrestato nel 2014, si era guadagnato il titolo di “re” dei travestitismi.

Oggi, il trucco di vestirsi da donna, potrebbe essere usato anche dai latitanti di Cosa Nostra, della camorra e della ‘ndrangheta. Lo spiega bene Raffaele Cantone, presidente dell’Anticorruzione:”Il ricorso al travestimento di boss mafiosi è più diffuso di quanto si pensi ed è un frequente stratagemma per mimetizzarsi”. Le parole di Cantone, fino ad ora inedite, risalgono a quando era in Cassazione e citava proprio il caso di Gionta, aggiungendo che ci sono decine di casi conosciuti in tutte le organizzazioni criminali. Un fenomeno diffuso, con nessuna valenza sessuale, o di genere. Il ricorso agli abiti femminili con l’obiettivo di sfuggire all’arresto. Soprattutto durante gli spostamenti, che sono i momenti più rischiosi per i latitanti. “Dentro una macchina, dice Cantone, una donna suscita una minore attenzione da parte delle forze dell’ordine”. Il travestimento classico si trasforma così in travestitismo, utilizzando tutto il necessario dal fondo tinta alle calze, dal rossetto al profumo, dalle unghie ai tacchi alti. Tutto è lecito per un padrino che deve sfuggire alla cattura. Travestitismi perfetti che riescono anche ad ingannare i loro stessi complici.

di Simone Cerulli