Ester Pasqualoni, la donna oncologo uccisa all’uscita dal lavoro

Ester Pasqualoni è una donna di 53 anni, vedova, madre di due figli di 15 e 17 anni. Vive a Teramo ed è responsabile del reparto di day hospital di Oncologia dell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero.
Si trovava proprio lì lo scorso 21 Giugno intorno alle 16,00.
Aveva finito di lavorare e stava andando verso la sua automobile per tornare a casa, quando il presunto assassino, Enrico Di Luca, 69 anni, l’avrebbe colpita più volte alla gola e al petto con un coltello, per poi scappare e farla morire lì, tra le braccia dei suoi colleghi che inizialmente non l’avevano riconosciuta per via della gran quantità di sangue.
Fin da subito è partita la caccia all’uomo, grazie ad alcuni testimoni che hanno saputo descrivere l’automobile su cui si è dileguato l’assassino.
Enrico De Luca è stato ritrovato morto suicida in un appartamento di Martinsicuro, sempre in provincia di Teramo. Si trattava di un ex investigatore privato, ed era parecchio tempo che infastidiva la donna, soprattutto seguendola ed osservandola.
Ester, secondo quanto riferito da l’Ansa, all’inizio del 2014 aveva presentato un esposto al commissario di Atri, perché temeva per la sua incolumità: riceveva dall’uomo messaggi insistenti e si faceva trovare sempre nei luoghi che lei frequentava abitualmente. In seguito all’esposto, all’uomo è stato ritirato il porto d’armi.
Si trattava sicuramente di stalking, ma non c’erano state minacce o aggressioni.
In italia, nel 2016, più di 50 donne sono state uccise dal proprio partner o dal suo ex.
Ricordiamo tutti la storia della 22enne studentessa romana, Sara Di Pietrantonio, strangolata ed arsa viva dal suo ex fidanzato, che non riusciva ad accettare la fine della loro storia, oppure quella di Debora Fusco, 25enne milanese morta accoltellata. Entrambe avevano accolto la richiesta dei loro ex di vedersi per parlare, e sono state barbaramente uccise.
Cosa si può fare per evitare che succeda questo? Le donne che vengono infastidite devono DENUNCIARE. Allo stesso modo, chi accoglie le loro denunce, DEVE essere in grado di capire la pericolosità della situazione e dare delle direttive utili a quella che potrebbe essere una futura vittima di qualche tipo di amore malato, che amore non è.

di Ludovica Morico

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