Incontrare i libri per la città: Bookcity 2017

Si è conclusa il 19 novembre la sesta edizione di Bookcity, la manifestazione legata ai libri, ai suoi autori e a tutti i lettori che coinvolge attivamente la città di Milano grazie a eventi, incontri e presentazioni organizzate in modo sparso nel capoluogo lombardo, tenendo come quartier generale il Castello Sforzesco, in pieno centro.

Iniziata il 16 novembre, la quattro giorni di Bookcity 2017 si è chiusa con un omaggio a Umberto Eco, che nel 2012 ne aveva inaugurato la prima edizione, ma ha coinvolto cittadini e visitatori occasionali grazie a più di mille eventi con un metodo, vincente, che scavalca le mura che di solito rinchiudono i festival e i saloni letterari invadendo letteralmente oltre duecento diversi luoghi della città. A partire ovviamente dalle librerie di Milano, spazi privilegiati per incontrare i propri autori preferiti, ma novità di quest’anno è stata l’organizzazione di incontri addirittura nelle case dei milanesi: all’appello «c’è qualcuno in città che trova divertente, poetico, letterario, trasformare le propria casa in una sede #BCM17?» hanno risposto in tanti, e così le presentazioni di classici come “Underworld” di Don DeLillo o “Il vecchio e il mare” di Ernest Hemingway si sono spostate tra le mura domestiche di appassionati di letteratura. Ma i luoghi in letteratura, si sa, non sono soltanto fisici: ecco così che i “percorsi” di Bookcity hanno seguito, più che strade e incroci, delle vie tematiche pronte ad accompagnare il lettore dai libri sulla montagna al Medioriente, su vegani e vegetariani a calcio e genitori.

Grandi protagonisti sono stati anche i piccoli lettori, e quindi gli studenti delle scuole di primo e secondo grado di Milano e della Lombardia, che hanno partecipato attivamente nella promozione degli eventi, perché «partendo dalla lettura e dalla partecipazione culturale è possibile crescere studenti più attivi e cittadini più consapevoli».

Bookcity è, per chi ha la possibilità di viverlo a pieno, un evento culturale tutt’altro che tradizionale, ma forse per questo particolarmente efficace, perché capace di mescolare alto e basso, e di rendere possibile incontrare il proprio scrittore preferito al bar piuttosto che al solito incontro firma-copie: perché se nei libri tutto è possibile, perché non dovrebbe esserlo per i propri lettori?

di Giusy Patera