Il successo della Nuvola

E il terzo giorno finirono i caffè. Ovvero cronache, non blasfeme, dalla sedicesima edizione di Più Libri Più Liberi, l’appuntamento probabilmente più atteso nel mondo della piccola e media editoria, che quest’anno tiene a battesimo La Nuvola di Fuksas, aprendo le porte del Centro Congressi dell’Eur di Roma a file di visitatori che quest’anno hanno raggiunto e superato quota centomila. Un numero di ingressi raddoppiato che va oltre ogni aspettativa, che eguaglia i numeri del fratello maggiore, il Salone di Torino, e che fa sperare che, forse, così nera la situazione dell’editoria italiana non è.

Al contrario, oltre a numerosi incontri sold out e ad un aumento delle vendite nei giorni di fiera confermato da case editrici come Minimumfax, Sellerio e E/o, la fiera di quest’anno ha messo in luce l’apertura internazionale della piccola editoria italiana, che vede un aumento del 31% per i titoli venduti dai nostri editori all’estero. Un incremento che dimostra come ci sia da lavorare tutto l’anno per la promozione e la riuscita di un evento come l’appuntamento di Roma, per replicarne successi e numeri anche passata la novità per la rinnovata location, anche se della categoria “lettori affamati” c’è sicuramente da fidarsi.

Successo della Nuvola che ha aperto un interrogativo tra editori – smentito però prontamente dall’Aie – per cui in futuro Più Libri Più Liberi possa aprire le proprie porte anche ai grandi editori, sul modello delle grandi fiere di Torino e Milano e complici anche i nuovi grandi spazi che permetterebbero di ospitare un numero maggiore di espositori. L’auspicio, e non solo dal punto di vista degli editori minori, è che la connotazione fondante della fiera rimanga intaccata: il fascino, la forza, la marcia in più di Più Libri Più Liberi risiede proprio nel suo essere un evento non “fagocitato” dai grandi editori, numeri, dai best seller che già conosciamo perché fin troppo ben esposti in libreria, troppo recensiti su ogni inserto culturale, troppo regalati a Natale. Il giusto regalo per i lettori che scelgono questa fiera sta nel permettere loro di passare del tempo con quei cataloghi meno folti, ma più specialistici, che scelgono una o l’altra letteratura del mondo e vogliono regalarla ai lettori italiani: quelle case editrici che, penalizzate dai grandi circuiti, nascondono piccoli capolavori che però meritano la ricerca e la scoperta.

di Giusy Patera