800 mila persone a rischio di espulsione dagli Stati Uniti

Chi sono i “Dreamers”, i “Sognatori” Americani?

Sono dei bambini che sono stati portati illegalmente in territorio americano.

Non hanno scelto di vivere in America, non hanno scelto di diventare americani, semplicemente era la loro unica via di fuga dai loro Paesi in guerra o che non gli avrebbero garantito un futuro. Il “sogno”, dei genitori più che il loro, è di dare a questi bambini un futuro normale in un paese civilizzato, lontano dalla paura di morire di fame o per una bomba.

Obama, dal 2012, ha tutelato questa categoria di bambini, i cosiddetti “Dreamers”, con una misura che li protegge dall’espulsione – stiamo parlando di centinaia di migliaia di persone – tramite il programma DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), che permette loro di studiare e lavorare negli Stati Uniti.

Il Presidente Trump aveva deciso di abrogare il piano, ma ciò gli è stato negato da un giudice federale della California che ha imposto che, fino a nuova decisione della magistratura, esso debba continuare ad essere applicato.

Dopo la decisione del giudice, sembra che Trump abbia fatto un passo indietro, decidendo di non abrogare il piano e continuare con l’accettazione delle richieste, “fino ad ulteriore comunicazione”.

Sicuramente si è tirato un sospiro di sollievo, ma il personaggio Trump non finisce mai di sorprendere e di trovare ogni possibile modo per raggiungere i suoi obiettivi. Il passo indietro non è sicuramente dipeso dalla sua volontà ma da quella di un giudice, quindi il suo “fino ad ulteriore comunicazione” significa “fino ad una nuova sentenza, magari di un giudice che sia d’accordo con me”.

Cosa ne sarà allora di 800 mila persone che non avranno più la possibilità di sognare un futuro migliore? È davvero questo il bene per l’America?

Una cosa è certa: con l’elezione di Donald Trump il popolo americano ha deciso di cambiare drasticamente rotta: sapevano a chi e cosa sarebbero andati incontro, e non potevano di certo aspettarsi un altro Obama, perché Trump non ha mai dimostrato di esserlo.

Queste migliaia di persone, se e quando dovranno tornarsene a testa bassa nel loro Paese, dovranno prendersela solo con il popolo americano.

di Ludovica Morico

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