Andatura e Sodalizio

Ho imparato a mie spese che andare in montagna è un’arte e ogni artista che si rispetti deve poter dire di aver avuto un mentore dal quale aver appreso gli strumenti base del mestiere e con il quale aver alimentato le prime scintille del fuoco della passione.
Di norma il mentore è un uomo esperto, saggio, carismatico, un uomo di conoscenza. Un mentore resta però sempre a sua volta allievo. Il mio mentore, membro attivo dei Reporters delle Montagne Selvagge – Wild Mountain Reporters – è per me il Maestro.
Il Maestro è il metronomo delle giornate di montagna, dettando orari, tabella di marcia, percorso, versante, attrezzatura necessaria e indispensabile ma soprattutto è colui che  detta l’andatura.

Ho sempre amato la montagna fin da quando ero bambino. Con i miei genitori trascorrevamo tutto il mese di Agosto in un piccolo paesino di 15 case nella provincia di Amatrice. Quando sei bambino, però, perché ami non lo sai e non te lo chiedi neppure. Mi godevo quella sensazione di libertà data dal poter girovagare privo di restrizioni spazio-temporali in lungo e largo quel piccolo borgo senza temere  alcun pericolo, se non quello di incorrere in qualche pastore maremmano alla guida del gregge dopo una giornata di pascolo libero.

Cominciai a capire il fascino che la montagna esercitava sulla mia persona ai tempi dell’università, quando con uno zoccolo duro di cari colleghi-amici abbiamo macinato chilometri di sentieri boschivi e sassaiole oltre la linea delle conifere. Anche in questa circostanza però il legame è stato fugace, sporadico, alimentato dall’energia post maturità, periodo in cui l’amore lo divori digerendolo senza nemmeno accorgertene.
L’amore, quello vero, si è affermato e cementificato solo in età adulta. Adesso vivo il vero matrimonio con la montagna. L’andatura è il simbolo di questo sodalizio. L’andatura è il ritmo del cuore nel rispetto della dolcezza o della spigolosità della nostra sposa.

Posso affermare dunque che il Maestro, determinando e adattando l’andatura alle condizioni sempre mutevoli del sentiero, mi insegna ad Amare ogni versante della mia montagna e della mia sposa, rispettandone gli umori.

Auguro a tutti voi un Maestro che non si limiti all’insegnamento, ma che sia lui stesso un Testimone d’esperienza vissuta.

di Riccardo Battista

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