Parole rubate alla democrazia

Popolo è una parola truccata. Non vuol dire nazione o etnia. Non vuol dire “noi” nel senso di fare insieme cose difficili ma utili per tutti. Popolo vuol dire  una massa che vuole cose che non sa, nelle mani di pochissime persone che parlano in nome del popolo con affermazioni, negazioni e sospensioni della stessa parola o valore prima esaltata e poi abbandonata. Fate attenzione a quando “il popolo” diventano “i popoli”. Vuol dire: si stanno formando alleanze fra Paesi chiusi. Dunque contro qualcuno (altri popoli, ma pericolosi e da fermare subito).

In questo linguaggio truccato, i popoli sono sempre grandiosi (i tuoi) e minacciosi (gli altri) e non ti puoi distrarre un momento. Furio Colombo, sulle colonne de il Fatto Quotidiano, ci aiuta a riflettere sul pericolo dell’uso distorto delle parole e sul significato che la pancia da al cervello senza riflettere. Così populismo non vuol dire governo di popolo, ma governo di incompetenti che scelgono sottoculture per eliminare coloro che pensano e riflettono. Il politicamente corretto e chiunque non sia razzista. Rubano parole alla democrazia, né cambiano non solo il senso ma anche il sentire, in questo mondo pericoloso e triste, senza amore e senza fratellanza, chiudere è la parola giusta, una promessa di governare in nome di un popolo che non è più popolo, ma ciurma d’assalto ai principi fondanti della nostra Costituzione.

Porti chiusi, confini chiusi, mari chiusi. Parole truccate, rubate alla democrazia, e false affermazioni, inneggiate con la bavetta ai bordi della bocca, ma false. Piena libertà per le merci, piena libertà per i commerci, per i viaggi costosi e prigionia, nei campi in Libia, per i poveri. Lo facciamo per gli italiani, niente di più falso e retorico. Nulla si è fatto per gli italiani poveri o senza lavoro negli ultimi anni, ma il ministro poliziotto ripete in ogni dove che prima gli italiani. Ma non specifica quali. Italiani sono i lavoratori senza articolo 18, italiani sono i lavoratori ai quali si applica il Job Act. Italiani sono coloro che aspettano mesi per una visita negli ospedali. Però tutto si fa in nome del popolo e per gli italiani, che inneggiano e idolatrano l’uso di queste parole sulla bocca bavosa di chi mente e sa di mentire. Ma il popolo è il popolo è in ragione del popolo si governa, anche se il popolo non capisce che stanno governando contro di esso.

di Claudio Caldarelli

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