ZINGARETTI ED IL CONGRESSO SUL PARTITO NUOVO. SI APRA UN CONFRONTO VERO

Il segretario del Pd Zingaretti ha recentemente annunciato un Congresso che vuole essere di svolta, addirittura vuole promuovere e costruire un “partito nuovo” aperto al contributo decisivo della società civile.

Ho riflettuto sul punto. Non posso fare a meno di ricordare che in passato abbiamo assistito a numerosi annunci di questo tipo che non hanno sortito purtroppo alcun effetto. Detto questo rimango per carattere e formazione aperto alla novità del confronto di qualità. Confronto vero, serrato, senza sconti ma al contempo costruttivo e dialogico. Quando saremo chiamati per quanto di nostra competenza, basato sulla nostra sensibilità, solleveremo due tematiche, non facili, di peso: il futuro della lotta alla mafia ed il futuro dell’Europa.

Sul primo, oggi, si assiste ad una classe politica che ha archiviato l’argomento, parlandone poco e quel poco nel modo sbagliato. Abbiamo in Italia il miglior patrimonio umano e normativo che ci è costato lacrime e sangue. Sappiamo che alcune cose sono andate male ma rinunciare ad una moderna lotta alla mafia è da folli. Siamo pronti ad indicare le scelte migliori per invertire la tendenza e mettere al centro la lotta alla mafia per batterla ottenendo così un risultato storico.

Sul secondo, diciamoci la verità, sull’Europa scorrono fiumi di parole, soprattutto dei progressisti, senza però che nessuno tocchi il cuore del problema: il modello confederale imperfetto e contraddittorio dell’attuale Unione Europea non funziona. Siamo di fronte ad un modello burocratizzato, lontano dalle persone e non in grado di contrastare i nazionalismi. Siamo quindi di fronte ad un modello non in grado di affrontare le sfide economiche e sociali.

Dobbiamo pertanto avere la lucidità dei nostri padri fondatori investendo in un futuro in cui vi siano gli Stati Uniti d’Europa, ossia un modello federale evoluto, coerente ed efficace.

Il “partito nuovo” avrà il coraggio e la lucidità progettuale di affrontare tali sfide?

Se vuole realmente aprire alla società civile e cambiare il Paese e l’Europa, noi siamo pronti.

Segretario, ripeto noi siamo pronti, ma attento a non sprecare tale occasione, potrebbe essere l’ultima.

di Salvatore Calleri

Presidente Fondazione Caponnetto