Il film sospeso
Si potrà pagare per un amico, o regalare a una persona che non può permetterselo, un film sospeso. Proprio come la consuetudine del caffè sospeso, resa celebre a Napoli e poi diffusasi in tutta Italia. Si lascia un caffè pagato alla cassa per qualcuno che verrà a berlo in un altro momento: un conoscente o un perfetto sconosciuto. Uno scrittore d’origine napoletana come Erri De Luca l’ha esteso al pasto sospeso, che a Roma si può lasciare pagato presso il ristorante del Centro Sociale della Garbatella Casetta Rossa, per i tanti che nella pandemia vedono aumentare la loro difficoltà di mettersi davanti a un piatto come Cristo comanda almeno una volta al giorno. Oggi attraverso un gruppo di gestori di sale d’essai in Italia, riuniti nella piattaforma digitale @1895.cloud, possiamo regalare il film sospeso, a chi ha fame di cinema fatto a dovere d’arte, ma non può o non vuole permettersi il costo di un film che pure gioverebbe molto alla sua salute.
La pandemia ha duramente colpito anche il settore della cultura, del teatro, del cinema. Di quest’ultimo soprattutto le sale d’essai o i cineclub, che pure garantivano al pubblico proprio la qualità d’arte dell’offerta cinematografica, quella che non riusciva a transitare dentro la grande distribuzione o le sale maggiormente orientate verso cinema commerciale. I gestori delle sale non sanno, soprattutto, quale sarà il panorama che si offrirà ai loro occhi dopo il passaggio più devastante del cataclisma virale. Per questo hanno reagito con la proposta di una piattaforma che – a differenza delle molte altre già attive sul web – sarà gestita direttamente dagli spettatori. A cominciare dal costo del biglietto: 9€ Solidale, 6€ Equo, 3€ Solidale. Per questo ogni spettatore potrà lasciare pagato un film sospeso, per una persona cui pensa possa fargli bene la visione di quel film, o per un anonimo spettatore che in questo periodo a tutto pensa meno che ad acquistare il biglietto di un film, perché ha altri prodotti più urgenti da garantirsi.
La piattaforma si chiama @1895.cloud, e non a caso. Il 28 dicembre 1895, infatti, al Gran Café di Parigi trentatré spettatori assistono alla prima proiezione cinematografica, pagando un franco a testa. Venticinque minuti di visione, costituiti da dieci titoli, tra cui il celebre L’uscita dalle officine Lumière, 45 secondi in tutto, girato nel marzo dello stesso anno da Auguste e Louis Lumière, davanti il loro stabilimento cinematografico. 45 secondi che segnano l’inizio del cinema e, in particolare, proprio quello della realtà e d’arte, distinto da quello immaginifico-fantascientifico inaugurato nel 1902 da George Méliès con il suo Viaggio nella Luna.
La nuova piattaforma intende ristabilire proprio lo spirito originario dell’occhio che per la prima volta si apre sulla realtà di un film che restituisce la realtà in forma di significato e poesia esistenziale. Anche perché il catalogo dei titoli offre la migliore qualità di cinema d’autore che non è potuta uscire nelle sale in questo prolungato tempo di porte sbarrate e vero e proprio buio di visione. Titolo di autori e autrici italiani e internazionali che con la loro ricerca stilistica innovativa spingono sempre più avanti la qualità generale di tutta l’arte cinematografica. Ogni veggente di cinema sceglie la sua sala del cuore, o va a visitare quella di un’altra città che offre ancora un titolo già passato nella sua. Anche la tenitura dei titoli in programmazione, infatti, dipende direttamente da spettatori e spettatrici, in base alle loro scelte, preferenze e richieste.
Attualmente sono dieci le sale protagoniste di @1985.cloud, affiancate da una distribuzione cinematografica. Bloom, di Mazzago, Astrolabio, di Villasanta, Roma, di Seregno, Beltrade, di Milano, Margherita, di Cupra Marittima, Odeon, di Vicenza, Postmodernissimo, di Perugia, Farnese, di Roma, Iris, di Messina, Spazio Alfieri, di Firenze. Il distributore partener è Reading Bloom.
di Ricardo Tavani