FEDRA

Quando mi si è prospettata la possibilità di curare la regia della Fedra di Seneca, immediatamente sono stata colta da un senso profondo di inadeguatezza. Poi, la sfida.

E allora mi sono chiesta: “Quale può essere la mia visione di Fedra oggi? Dove posso collocarla?”
Riflettendo e studiando, ho sentito che in questa tragedia c’è sicuramente all’interno di
ciascuno di noi una parte di ogni personaggio, e che forse, in questa nostra era, siamo tutti un po’ Ippolito: a pezzi, a brandelli.
E così ho pensato che una discarica infernale, uno “sfasciacarrozze di tutti i tempi”, potesse essere il luogo in cui collocare questa Fedra.

Fedra, Ippolito, Teseo, la Nutrice, il Messaggero, ma anche il coro – l’intero dramma è popolato da “persone” che si muovono e arrancano tra le macerie della propria esistenza. Anche il rapporto conflittuale con il potere rievoca una sempre contemporanea messa in discussione della coscienza sociale. Le dinamiche, le ossessioni, le patologie, i mostri non solo interiori dei personaggi si svelano attraverso la pièce, nella loro tragica verità.

Da anni poi, desideravo lavorare con Valentina Banci, a mio modesto parere una delle più potenti, moderne attrici del nostro teatro. Sono innamorata della sua forza espressiva e della sua capacità di rendere “vero” anche il più ostico dei versi. Ecco: vero, moderno. Questo è quello che vorrei arrivasse: la forza della “parola” di Seneca – così tragicamente contemporanea.
Ma temo non sia stato Seneca ad essere incredibilmente avanti, piuttosto, forse, siamo noi uomini ad essere rimasti tragicamente indietro.

Elena Sofia Ricci

4.9 ottobre

Fondazione Teatro della Toscana – Best Live
presentano

VALENTINA BANCI

SERGIO BASILE
FRANCESCA MAZZA

GABRIELE ANAGNI
ILARIA GENATIEMPO

FEDRA
di Seneca

QUIRINO CONTEMPORANEO

con

ELISABETTA AROSIO   ALBERTO PENNA    VALENTINA MARTONE
AURORA CIMINO     DAFNE RUBINI

traduzione Alfonso Traina

scene e costumi Andrea Taddei

musiche Stefano Mainetti

ligth designer Stefano Limone

regia ELENA SOFIA RICCI