Bambini, armi, cuore

Ci sono circa 170 guerre nel mondo. Il mondo è in fiamme.

La Terza guerra mondiale denunciata profeticamente da Papa Francesco all’inizio del suo pontificato è tristemente, drammaticamente realtà.  

Nel suo rapporto “Unprotected: An Analysis of Funding for Child Protection in Armed Conflict”, basato su dati del 2022, Save the Children ci informa che 468 milioni di bambini vivono in zone di conflitto, esposti a letali rischi di salute fisica e mentale: un numero raddoppiato dalla metà degli anni 90.

Il report, già dal titolo, segnala che l’impegno per tutelare i bambini in zone di guerra da parte degli stati si è rivelato per il 2022 drammaticamente insufficiente: i governi hanno trovato solo il 19% dei 795 milioni di dollari richiesti, creando un vuoto di 646 milioni di deficit.  

Save the Children ci avverte che se questa tendenza di sotto-finanziamento alla protezione dei bambini continuerà fino al 2026, il deficit arriverà al miliardo di dollari, mentre le potenze mondiali continuano ad armarsi e a spendere cifre vertiginose per rinforzare i loro armamenti.

Spendiamo in armi e lasciamo i bambini morire, questa è la nostra umanità, un’umanità, come lucidamente chiariva già il mito biblico, figlia di Caino, ossia dell’uomo che alzò la mano contro suo fratello e che poi, dopo averlo ucciso, pieno di timore, rancore, rabbia e brama di ricchezze e potere, per consolidare il suo ego edificò regni e città.

Così dice il libro della Genesi: l’istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza.

È del tutto evidente che è vero, è così.

Giacomo Fagiolini