Le Scuderie del Quirinale

L’esposizione fotografica delle Scuderie del Quirinale a Roma segue un ordine cronologico che va dal 1842 al 2022 e occupa due piani del museo.

“Tutto il percorso è punteggiato da allestimenti che abbiamo definito ‘scintille’, poiché accendono il contrasto tra scatti molto distanti tra loro”, afferma Mario De Simoni, presidente delle Scuderie del Quirinale.

Al primo piano si trovano le grandi panoramiche di Roma e Firenze di Michele Petagna e Leopoldo Alinari, il racconto prosegue attraverso opere di autori come Girault de Prangey, Calvert Richard Jones, Frédéric Flachéron, Giacomo Caneva, Vittorio Alinari e Wilhelm von Gloeden.

Al secondo piano sono esposte invece opere di molti dei principali autori della fotografia italiana e internazionale dal dopoguerra a oggi.

Attraverso una scala che collega questi due piani è possibile raggiungere una struttura vetrata, da cui si può osservare Roma, disegnata da Gae Aulenti, la quale è un progetto di restauro dell’edificio settecentesco che risale al 20 febbraio 1997.

Il prossimo progetto delle Scuderie, racconta De Simoni, è “dare vita a grandi mostre visive partendo da spunti letterari”.

La prima riguarderà Italo Calvino, colui che sostiene che “tutto parte da una visione”.

Dopo le mostre dedicate a Dante e Ovidio, “ci siamo resi conto che anche la letteratura può essere fonte di ispirazione per grandi mostre visive”.

“Ma L’Italia è un desiderio, è un viaggio in cui il grande protagonista è il paesaggio in tutte le sue accezioni. A volte idilliaco, a volte orrido”, dice De Simoni. “Spesso le rappresentazioni sfiorano il pittorialismo e sono le eredi dei dipinti raffiguranti il Grand Tour. Poi i paesaggi urbani e gli sviluppi delle tecniche fotografiche, dallo stile contemporaneo fino all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e quindi anche alla fotografia performativa”.

Aurora Ercoli

 

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