Un altro giro di giostra

“Sembra scritto oggi”. 

Si sente dire spesso di molti libri che abbiano almeno qualche decennio: è, direi, un luogo comune. 

Eppure Un Altro giro di giostra di Tiziano Terzani fa davvero impressione. 

L’avevo letto quasi dieci anni fa, e già mi aveva colpito moltissimo, ma questa seconda rilettura, in realtà “riascoltatura” attraverso Audible, mi sta letteralmente mozzando il fiato. 

Lo sguardo sul mondo contemporaneo del giornalista fiorentino è tanto penetrante, ampio, lungimirante, da toccare le vette del miglior Pasolini “corsaro”. 

Un Altro giro di giostra, l’ultimo grande libro scritto da Terzani di suo pugno, assieme a Lettere contro la guerra, uscito prima del postumo La Fine è il mio inizio, affidato al figlio Folco, è una radiografia del mondo contemporaneo illuminante, compiuta dall’autore attraverso un’esperienza personale intensa, significativa: il confronto col tumore che lo avrebbe ucciso pochi mesi dopo l’uscita del testo. 

A partire dal desiderio di trovare una cura per il cancro, e dall’esperienza della sua ricerca prima a New York, nel miglior centro mondiale dell’epoca per la cura dei tumori, e poi in varie parti dell’Asia, soprattutto India, in cerca di rimedi “alternativi”, l’affresco che Terzani tratteggia della nostra umanità è impietoso, speranzoso, esilarante, disarmante, speranzoso. 

Non voglio dire che Terzani avesse capito tutto, ma senza dubbio è stato capace di afferrare e comunicare l’essenziale della contemporaneità: l’insostenibilità dell’Occidente capitalista e del suo paradigma dominante, la mortifera influenza sui più rilevanti ambiti della vita del suo paradigma culturale scientista e nichilista, ma parimenti la sconcertante insufficienza delle alternative, la rigidità dei regimi totalitari soprattutto asiatici, i primi deliri spiritualisti New Age di cui oggi vediamo emergere le dannose metastasi. 

Terzani aveva capito l’essenziale: una nuova umanità potrà nascere in modo credibile soltanto da una Rivoluzione interiore delle persone, che potrà prendere piede quando saranno poste le basi di una nuova cultura umana, capace di una sintesi inedita tra scienza e spiritualità in grado di dare risposte rigorose, solide, efficaci alle sfide contemporanee. 

Sono passati praticamente vent’anni dall’uscita del libro. Stiamo per ora solo precipitando. 

I problemi che il testo profeticamente intuiva e talvolta già delineava con grande lucidità si sono rinforzati e radicati, della nuova cultura e la nuova umanità non mi pare ci siano tracce sufficienti. 

Giacomo Fagiolini 

 

 

Print Friendly, PDF & Email