E allora il M5S?!?

Una volta tanto vorrei parlare delle cose buone fatte da questo Governo, anziché star sempre lì a criticare. Ma parliamoci chiaro, come diavolo ci arrivo a 3000 battute? Provateci voi, se ci riuscite: non ne azzeccano una. Nemmeno il tempo di difendere Di Maio dalla gaffe in cui chiedeva al Governatore della Puglia cosa stessero facendo per Matera (che è in Basilicata, ndr) che Giggino ha fatto l’altra figuraccia con Taranto, dicendo che è una città che ha bisogno di musei sulla Magna Grecia, senza sapere – ma d’altro canto, quando mai ne ha visitato uno? – che proprio Taranto ne ospita uno dei più importanti.

E che dire di Salvini? La sua campagna d’odio sta dando buoni frutti: altri voti per la Lega, pestaggi in tutta Italia ai danni di innocui extracomunitari, intervento dell’ONU per allarme razzismo in Italia ma sta anche portando gravi conseguenze, se non nell’immediato, almeno sul piano prospettico. Il buon Matteo ha infatti sottoscritto un patto con la lobby delle armi, ispirato dall’ottimo modello americano, in cui la liberalizzazione ha dato grandi risultati: i bambini si possono sparare tra di loro, nei college ci si va col giubbino anti-proiettile e il tasso di omicidi è in costante crescita. Come si fa a non desiderare un simile paradiso anche qui da noi?

E il programma? Ci stanno lavorando con la stessa alacrità.

La flat-tax è già prevista nella nuova Manovra e siamo quasi pronti anche per il redditino di cittadinanza, una versione small del sogno di ogni grillino che propone un mini-sussidio di 300€ al mese (al posto di 780€) per 4 milioni di italiani (anziché 8 milioni), sempre ammesso che si trovino le coperture. E questi sono quelli che prendevano per il culo Renzi per gli 80 euro.

Per citare ancora – in chiave contraria – il motto di battaglia dei populisti “e allora il PD?”, questi sono anche quelli che hanno concluso un accordo che non prevede più la chiusura dell’ILVA ma una sua bonifica. Ciò ha portato la folla inferocita a maledire in sanscrito il giorno in cui li ha votati, oltre a costringere la deputata pentastellata Rosalba de Giorgi a scappare, scortata da polizia e carabinieri, ispirando l’ovvia comicità della rete che ha citato, storpiandolo, un altro  cavallo di battaglia del M5S, “la nostra scorta è l’agente”.

Lasciamoli lavorare? Sta bene tollerare l’incapacità e il pressappochismo di certi esponenti politici ma permettetemi di mettervi sull’avviso almeno su un punto su cui non possiamo lasciarli lavorare: la deriva fascista.

Gente come Hitler e Mussolini arrivò al potere in modi che ricordano molto l’ascesa di Salvini e in contesti popolari molto simili; io non me la sento di farli  lavorare, a un prezzo simile. La deriva fascista non faceva parte del programma di governo, almeno su questo il M5S si svegli e faccia dare una regolata a Salvini.

di Marco Camillieri

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