E’ tempo di vivere, è tempo di sperare

Dovremmo pensare agli altri, con rispetto

In questi giorni, dice l’eretico, si è parlato molto di Aldo Moro, nel centenario della nascita. Del suo rapimento, della politica della fermezza e del rigore che venne imposta, di dati oscuri di quei giorni, con trattative segrete, con possibili implicazioni di oscuri intrecci tra Cia, P2 e KGB, del ritrovamento del corpo presso via Botteghe Oscure.
Molto meno si è parlato, nota l’eretico, della lettera di papa Paolo VI°, che dette fastidio allora e sembra lo dia anche adesso: “Io scrivo a voi, uomini delle brigate rosse: restituite alla libertà, alla sua famiglia, alla vita civile l’onorevole Aldo Moro … E vi prego in ginocchio …” .
Evidentemente, molti volevano che morisse. E neppure si è fatto cenno a quello che avrebbe potuto avvenire per l’Italia, senza quella tragica fine: l’incontro (molti erano stati i colloqui di Moro con Berlinguer) tra le culture cristiane e comuniste, un paese più pulito e progressista, senza il ventennio del pregiudicato di Arcore, con una economia meno disastrata … un’Italia che non poteva piacere ai potenti …

Sarebbe stata un’Italia ben diversa da quella di oggi, è la constatazione dell’eretico.
Un’Italia nella quale disoccupazione, debito pubblico e corruzione sono ai vertici dell’Europa..
Un’Italia in cui non si vota per scoraggiamento, in cui una legittima opposizione si disperde in inutili spinte populiste ..
Un’Italia da cui i giovani vogliono fuggire per trovare lavoro, ed anche i pensionati lo vorrebbero, visto che in paesi come Cipro, Irlanda, Belgio, Slovacchia e Monaco non pagherebbero tasse.
Già, osserva l’eretico, le tasse che essi e tutti gli onesti cittadini pagano servono per compensare nel bilancio dello stato quello che non viene versato dai più ricchi: un’evasione fiscale, ogni anno, di 180 miliardi. Recuperandone 30 miliardi, e cioè solo il 20%, , si potrebbero costruire, ogni anno, 300.000 case per i giovani e la povera gente ..Trecentomila, davvero!

Sarebbero 10 villaggi olimpici costruiti ogni anno, dice l’eretico, che non vuole commentare le vicende dell’amministrazione di Roma, ma solo osservare che con le parole si potrà forse avere un temporaneo consenso elettorale, ma certamente non si risolvono i problemi.
Dovrebbe rendersene conto il nostro presidente del consiglio, che imperversa, controllando ormai più del novanta per cento dell’informazione cartacea e televisiva (il restante 10 per cento libero è “on line”), e usando tutti i trucchi per arrivare al SI su una riforma costituzionale orribile (data, formulazione del quesito, menzogne sui contenuti, paura per un futuro) ..

Ma sì, per attirare il consenso e l’attenzione si diventa anche, per qualche momento, discepoli di papa Francesco.
Come Renzi, ha notato l’eretico, che al forum economico internazionale a Sanpietroburgo (ma per un giorno all’anno, in memoria dell’assedio, la chiamano ancora Leningrado) ha detto che: “L’economia può funzionare solo se si affermerà una logica di apertura, non di chiusura, una logica di ponti, non di muri.” Ma si è capito poi che le sue intenzioni erano quelle dell’apertura del ponte sullo stretto di Messina ..
Come Marchionne, sorride l’eretico, che in un intervento alla fine di agosto ha detto cose degne della “Laudato sì” come: “Creare le condizioni per un cambiamento virtuoso è la sfida del nostro tempo” .. e, poco dopo: “C’è un limite oltre il quale il profitto diventa avidità” .. Non male, no davvero, certo sarebbe interessante sapere che cosa significa avidità per uno che guadagna centocinquantamila euro al giorno .. Anche se mantenesse per sé 120 mila, con le restanti 30 mila potrebbe, da solo, pagare per un giorno l’ingresso in Italia di mille migranti …

Migranti, immigrati.. Intere popolazioni che si muovono, osserva l’eretico, che cercano di stare meglio. Negli Stati Uniti quelli irregolari sono più di undici milioni, il 3 % della popolazione. In proporzione, noi ne avremmo quasi due milioni …
E quegli immigrati saranno decisivi, probabilmente, per la scelta del nuovo Presidente. Una scelta nella quale la popolazione voterà anche per il Senato, che insieme alla Camera dei Rappresentanti costituisce il Congresso degli Stati Uniti. Quel Senato viene eletto con votazioni ogni due anni per un terzo dei componenti e può quindi avere, per un maggior controllo sul potere esecutivo, una maggioranza diversa da quella presidenziale.
Il nuovo Presidente sarà forse una donna, per la prima volta nella storia degli Usa. O forse un miliardario che non ha problemi ad essere un evasore fiscale e che vuole costruire sul confine messicano un muro alto, impenetrabile, con sensori di superficie e sotterranei, a spese del Messico.

Quel voto e quella elezione, osserva l’eretico, saranno certamente importanti per gli equilibri politici del mondo, per tutti noi. C’è da sperare che chi ne assumerà la responsabilità sia consapevole che la Costituzione del suo popolo, del 1787, aveva come preambolo il diritto alla Felicità. E che due anni dopo, nel 1789, in Francia, lo stato repubblicano ebbe come fondamento i principi di Libertè, Egalitè, Fraternitè.
Per tutti, per i più deboli, i più poveri, gli invisibili, gli ultimi.
Per tutte le donne e gli uomini della terra.

di L’eretico

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