Mala tempora currunt
C’è aria di cambiamento, sarà il Referendum in arrivo, sarà il profumo di atomica portato da Trump, ma qualcosa sta davvero migliorando in Italia.
La Lega si prepara ad un nuovo congresso richiesto da Bossi, il quale afferma come Salvini non sia più amato dalla base. Questo, in verità, suona abbastanza strano, un assenteista al Parlamento Europeo che propina bufale, non si addolora della morte di Castro perché era un dittatore ma lecca il sedere a Putin (non ricambiato), un paladino dell’amore cristiano che gode quando un profugo di guerra viene respinto alla frontiera, ecco, come fa a non essere il leader ideale per i leghisti? Perché dovrebbero lamentarsene? L’apertura al sud ha portato voti e la secessione è ormai una chimera del passato, i bambini leghisti credono più a babbo natale che alla Padania. Cos’avrebbe che non va, Matteo? In realtà, Bossi deve riguadagnar terreno, il Trota sperpera soldi distruggendo auto negli incidenti e la fattoria non gli sta andando troppo bene ché la camicia verde gli dona ma il pollice sembra più marrone, Riccardo sputtana migliaia di euro in Rolex e gioielli ma ha il vizietto di non pagare o di farlo usando i fondi del Carroccio: Salvini non si è rivelato l’erede che si sperava, anni da segretario e ancora nemmeno un rinvio a giudizio. Serve qualcuno che porti i soldi a casa e l’Umberto quando non c’è da lavorare in politica, è uno che si sbraccia.
Ma la Lega non è l’unica a soffrire questo vento di cambiamento. Pare che Grillo abbia preso atto che le firme ricopiate potrebbero essere, in effetti, considerate firme false. Così ha scritto sul blog che anche i cinque stelle “a volte sbagliano”, assicurando che pagheranno come sempre è accaduto e sempre accadrà. Secondo Grillo, forse, diffondere bufale non è sbagliato. Tant’è che ha glissato bellamente l’inchiesta fatta da BuzzFeed, che sta girando in rete in questi giorni, secondo cui molti siti bufalari sarebbero direttamente riconducibili ai siti facenti capo a Telespalla Casaleggio, prima, e Casaleggio jr., poi. Tutto normale, la parola “onestà” è da intendere solo riferita a certi, precisi contesti. Spargere fango e bugie, è perfettamente legittimo, non c’è da smarcarsi da simili accuse; l’importante è restituire le indennità.
Se pensate, però, che le rivoluzioni riguardino solo i piccoli partiti, siete destinati a ricredervi.
Anche nel PD sono successe cose incredibili. Dopo Cuperlo, anche Prodi ha detto che, malgrado la Riforma sia un tantino fatta coi piedi, voterà sì. L’avreste mai detto che nel PD, le voci dissidenti ritornassero all’ovile alla vigilia del voto? Straordinario. Renzi non solo è riuscito a raggiungere il record di Craxi e Berlusconi al Governo (sue, illuminate, parole) ma sta, persino, superando Benito Mussolini quanto a consenso. La storia siamo lui.