Don Graziano Muntoni. Un sacerdote ucciso per il suo impegno.

Orgosolo è un piccolo comune sardo, in Barbagia, conosciuto per gli splendidi murales che ne fanno una galleria di colori e arte sotto il cielo. Fiera è la gente che vive in quelle case, sulle colline del nuorese.
E’ il paese in cui, il 24 dicembre del 1998, è stato ucciso, colpito alla schiena da colpi d’arma sparati da uno sconosciuto, don Graziano Muntoni, un sacerdote che spronava i giovani a cambiare, a lasciare parte del passato alle spalle, che incoraggiava a parlare, a rivelare i segreti silenziosi.
In quel giorno, di buon ora, don Muntoni si stava recando in Chiesa a celebrare la messa ma, quando era già quasi giunto nei pressi del sagrato, un individuo sparò, nell’ombra, per poi svanire, senza che nessuno dichiarasse poi di averlo visto, lasciando il povero sacerdote morente per terra.
La fine per don Graziano Muntoni sopravvenne probabilmente per il suo entusiasmo nel sociale, per la sua volontà di essere fonte di cambiamento per quella realtà, per la sua guerra a vite vissute come balentes, come uomini di coraggio, spesso sotto l’egida della prepotenza e della imposizione.
Don Muntoni era stato ordinato sacerdote da poco tempo, dopo una vita trascorsa all’insegna dell’interesse e dedizione per la sua comunità. Era entrato in seminario da giovane ma, a causa di una malattia, ne era uscito non potendo completare i suoi studi. Crescendo il suo impegno per la gente lo aveva manifestato come presidente della Pro loco, consigliere comunale e assessore al turismo, vicino ai giovani come insegnante di lettere e di musica. Verso i cinquant’anni il suo interesse per il mondo religioso riprese il sopravvento e riuscì a laurearsi in teologia, diventando poi prete.
E’ il 1998 quando don Graziano diventa viceparroco di Orgosolo. E lì muore ammazzato crudelmente, forse per il suo tentativo di rompere la catena del racket delle estorsioni, di cui pare tutti sanno e tutti tacciono. Un mondo chiuso che non accetta di essere forzato ad aperture e modifiche che non partono dall’interno. Un mondo che non accetta nemmeno di essere giudicato, disturbato, nelle regole che lo governano
Don Graziano Muntoni forse è stato ucciso per qualcosa di appreso prima ancora di diventare sacerdote? Forse per il suo tentativo di allontanare i giovani dalle armi? Forse … ?
Impossibile venirne a capo. Il suo assassino si è dissolto, come ombra, nel silenzio. Nessuno ha visto e nessuno ha mai rivelato niente sulla fine del sacerdote, in fondo un uomo innamorato della sua terra e della sua gente. Dei suoi conterranei voleva solo il bene. Voleva che mantenessero del concetto di balentia la parte migliore, quello della fierezza, della resistenza, del coraggio, abbandonandone l’arroganza e violenza degli atteggiamenti. Una crociata condotta dall’altare, che forse ha fatto temere che il sacerdote potesse avere presa su qualcuno, convincendolo a parlare, a cambiare vita. Una battaglia che potrebbe averne determinato la condanna a morte.
Don Graziano è stato ucciso in un vicolo di Orgosolo, ma è ancora presente nel cuore di tanti e attende giustizia.

di Patrizia Vindigni

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