Il conflitto nel Medioevo: il potere, la Chiesa, il diverso
Più Libri Più Liberi – Fiera della Piccola e Media Editoria – presentazione del libro a cura del Professor Massimiliano Nisati “Il conflitto nel Medioevo: il potere, la Chiesa, il diverso”.
Intervista di Maria De Laurentiis
PREFAZIONE
Nell’ambito della collana può sembrare estraneo uno studio storico sulle istituzioni e sui tessuti sociali ad esse connesse dell’Alto e del Basso Medioevo, epoca storica spesso indicata come buia, fosca, decadente, in una sol parola, oscura, “un buio diafaramma tra due luci” (E. Cortese). Risulta invece pienamente in linea con il progetto editoriale analizzare le molteplici conflittualità che si sono manifestate nel periodo, caratterizzato, da un lato, da un assetto statale centralizzato debole, causa dispersione del potere fra i nuclei sociali egemonici militari, sacerdotali, monastici, mercantili. Dall’altro, da una renovatio culturale, ricca di esperienze intellettuali e di innovazioni tecniche.
La società si configurava quale società di ordini e non di individui, un insieme di insiemi (quartieri, consorterie, corpi, arti, università) in sistematica competizione, rectius, conflitto tra loro, in cui la rigida suddivisione delle classi sociali era ritenuta pienamente rispondente al volere divino di cui la Chiesa si faceva portatrice coadiuvata dal potere temporale. In una sorta di simbiosi tra Stato e Chiesa, tra Papato ed Impero, in un costante dualismo di poteri. Poteri sempre pronti a condizionare ed a plasmare il popolo, i singoli, i gruppi, le corporazioni cittadine utilizzando tutta una serie di strumenti tesi all’affermazione di un rigido controllo sociale. È in questo contesto che vanno inquadrati i fenomeni quali l’eresia, l’inquisizione, la caccia alle streghe, fenomeni il cui substrato può individuarsi nell’intolleranza religiosa, ma il cui fine e‘ l’eliminazione del diverso, del deviante, di colui, cioè, che devia dal sentire comune e per questo costituisce un pericolo.
Un sentito grazie agli Autori dei contributi di cui si compone il volume, sia per la scientificità dei temi trattati, sia per l’imponente ricerca storica e bibliografica.
Maria Raffaella Cangi, per l’approfondito esame della nascita della Chiesa e del suo rapporto con l’Impero Romano, nell’ambito dell’istituzionalizzazione della religione cristiana come religione tesa alla spiritualita‘ umana e poi integrata nel sistema di potere temporale diventando religione di Stato; per lo studio delle dinamiche conflittuali e non, a questo rapporto sottese e dell’evoluzíone dei principi di autorità e potere nella Chiesa e nell’Impero/regni germanici, in particolare, del principio di auctoritas e di potestas fino ad arrivare all’affermazione della tesi ierocratiche; per l’analisi dei principi interni della Chiesa per l’affermazione nel contesto della società civile, caratterizzata da sistematica conflittualità nell’ambito della lotta al diverso, al deviante (eresia e Santa Inquisizione).
Alessandro Ceci, per l’interessante approfondimento sulle tesi di Tommaso d’Aquino e Marsilio da Padova, nell’ambito della dicotomia conflitto pubblico/conflitto privato.
Menzione particolare per il Dott. Valerio Antognarelli, per la sua paziente opera di revisione grafica del testo, dalle prime bozze sino alla stesura della versione definitiva.
Mi sia consentito ringraziare, infine, tutti i membri del Comitato scientifico e del Comitato di redazione che da sempre partecipano con fervore ai lavori della collana (Massimiliano Nisati).