L’eretico pensa al futuro.

Ci sono momenti, osserva l’eretico, nei quali è giusto porre attenzione a qualcosa di diverso rispetto a mascherine e tamponi.

Per esempio, che mentre abbiamo ogni giorno disoccupati che protestano in piazza, la Consob, “alla luce della progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato”, ha deciso di sospendere il divieto per gli acquisti e le vendite allo scoperto. Cioè il popolo dei giocatori in borsa (normalmente non operai, disoccupati, colf) è tornato più libero di speculare, in attesa di mettere le mani sui fondi che l’Unione Europea disporrà per la ripresa dell’economia.

E questo, nota l’eretico, mentre Visco da Bankitalia (notoriamente filocomunista) indica una crisi senza precedenti nell’Italia repubblicana, dalla quale i poveri saranno i più colpiti (più del doppio degli altri strati sociali), e aggiunge che secondo l’insegnamento di Keynes la crisi potrebbe invece essere un’occasione per ridurre le diseguaglianze.

Ma per coglierla serve un piano concepito in uno spirito di giustizia sociale, che non sembra nelle corde dell’attuale compagine governativa.

Ci sono da più parti, l’eretico le segue con interesse, analisi ed iniziative per una svolta sociale della ripresa, quando ci sarà.

-Ci sono le indicazioni del forum “Disuguaglianze Diversità” con l’ultimo libro di Patrizia Luongo e Fabrizio Barca: “Un futuro più giusto” Rabbia, conflitto e giustizia sociale, che riporta un’agenda radicale: intervenire subito perché nessuno resti indietro nella crisi da Covid-19. Ed appare veramente strano che all’interno del partito democratico non si abbia alcun riferimento, alcuna attenzione alle iniziative di chi, come Barca avrebbe potuto portare intelligenza e capacità in un governo con tanti incompetenti.

-C’è l’anno speciale di Francesco sulla “Laudato sì”, che è l’enciclica sociale con la constatazione della crisi della società mondiale e l’indicazione di un nuovo modello “per ascoltare e rispondere al grido della Terra e dei poveri.

-Ci sono i seminari della serie: “Uscirne insieme – le mappe della ricostruzione”

con un primo svolgimento su: Verso un’economia socialmente ed ecologicamente sostenibile (con Maurizio Landini, Piero Latino, Pierluigi Bersani, Daniela  Preziosi) ed un successivo sul tema: Per costruire una nuova Europa (con Antonio Panzeri, Maria Arena, Enrico Letta, Alexandra Geesa e Luca Visentini).

-Ci sono le iniziative di Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU, che in una recente intervista alla domanda: C’è chi sostiene che dopo la pandemia il mondo non sarà più lo stesso. Quale potrebbe essere il futuro delle Nazioni Unite nel mondo di domani? ha replicato: La ripresa dalla pandemia offre opportunità per condurre il mondo su un cammino più sicuro, sano, sostenibile e inclusivo. Le disuguaglianze e i divari nella protezione sociale che sono emersi in modo così doloroso dovranno essere affrontati.

Ma non c’è da pensare solo a questo, dice l’eretico, C’è da seguire la problematica complessiva negli USA, con il drammatico sviluppo della pandemia fuori controllo (ormai più di centomila vittime) e della disoccupazione che si è più che raddoppiata e che, nelle ultime 10 settimane, ha visto fare richiesta, per il sussidio di disoccupazione, più di 41 milioni di lavoratori.

Il presidente Trump, principale responsabile di questa catastrofe economica e sociosanitaria, non batte ciglio, pensa solo alle elezioni presidenziali di fine anno. E di fronte ai primi sondaggi che lo danno clamorosamente perdente (40% contro il 48% del democratici Biden) reagisce allo stesso modo dei suoi più arroganti predecessori repubblicani,

-sia cercando di sollevare il più viscerale antisocialismo nazionale con gli attacchi alla Cina comunista(?) di Xi Jinping (sulla pandemia e su Hong Kong) -sia scatenando il più bieco razzismo, anche con interventi della guardia nazionale, contro gli afroamericani.

Qualcosa di buono, commenta l’eretico, di umano, di non politico, una volta tanto, capita comunque. Una sia pur minima apertura, un passo avanti, dopo le brutalità del governo gialloverde, è stata decisa sulla questione dei migranti sfruttati, anzi di più, schiavizzati nel lavoro agricolo, o nel lavoro da badante.  C’è una prima, parziale regolamentazione.  Finalmente.

C’è una cosa, infine, che l’eretico sente doveroso ricordare.

Il 20 maggio del 1970, in Italia venne approvata la legge n.300 meglio nota come Statuto dei lavoratori.

Negli ultimi anni la legge 300 è stata conosciuta quasi soltanto per le battaglie sull’art. 18 “Reintegrazione nel posto di lavoro”.

Ma è stata una legge fondamentale per aver dato una disciplina nazionale sui diritti e i doveri nel mondo del lavoro.

Si aspettava, l’eretico, una importante celebrazione del suo cinquantenario.

Non è stato così. Scarsa attenzione sui quotidiani (solo “il Manifesto con Luciana Castellina ha dato un quasi commosso ricordo con un articolo dal titolo “Ignorammo l’evento, eravamo proprio extraparlamentari”)

Ecco, conclude l’eretico, in un futuro post pandemico, che non sappiamo come sarà, c’è da sperare che ci sia ancora uno statuto dei lavoratori, più completo, che abbia spazio e dignità per tutti i lavori, anche quelli nuovi che verranno.

E che ci sia la volontà, il sentimento di tutti, di ricordarne gli anniversari. 

 

di  l’eretico

 

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