Papa Francesco: difendiamo i bambini dagli Erode di oggi

I bambini vittime di povertà, guerre, fame, migrazioni, lavoro schiavo, sfruttamento, violenze e traffico di organi, sono al centro della preoccupazione del Papa che invita a difenderli dai “nuovi Erode” che ne spezzano l’innocenza. Nel mondo, il dramma d riguarda più di 152 milioni di bambini costretti a lavorare come schiavi, asserviti alle logiche della ricchezza che ne sfrutta l’innocenza e gli ruba la vita. Sono gli Erode di oggi, dice Papa Francesco, coloro che affamano, fanno guerre, sfruttano, uccidono, milioni di bambini, di cui 62 milioni sono bambine secondo l’ultimo rapporto della Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Bambini sfruttati, che muoiono senza nessuna tutela, venduti come schiavi, utilizzati in lavori pericolosi dove spesso perdono la vita. Molti vivono in contesti di guerra o fame, lottano tutti i giorni per la sopravvivenza è un pezzo di pane che non hanno. Rovistano tra i rifiuti, dormono per strada, non vanno a scuola, non hanno cura mediche, non hanno accesso hai servizi minimi, neanche all’acqua potabile. Spesso vengono usati come soldati, da mercenari senza scrupoli, che armano i bambini, li usano come scudi, li portano al fronte, li fanno combattere, li fanno morire. Una situazione drammatica è inaccettabile, eppure il mondo ricco, opulento, accende le città di luci, spreca cibo e consuma oltre ogni misura, cibi lussuosi, bevande costose, regali di lusso, lava dose e le mani di quanto accade ai milioni di bambini. Questi sono i “nuovi Erode” che denuncia il Papa.

I “nuovi Erode” responsabili di questo dramma, vanno a messa la domenica, si siedono ai primi banchi, fanno la comunione, pregano, si inginocchiano e fanno l’elemosina, ma poi, se ne lavano le mani. Rimangono indifferenti anzi continuano nel loro “crimine” della indifferenza che causa morti. Si confessano pensando di lavarsi la coscienza, ma i milioni di bambini sfruttati e malnutriti, e affamati, e abbandonati, rimangono soli, alla mercé dei trafficanti di organi o di lavoro minorile. Tutto questo fa ricchezza per i “nuovi Erode” che sfruttano fino all’ultimo respiro le bambine e i bambini del mondo. Unica voce a difesa di un dramma, che si consuma quotidianamente, è quella di Bergoglio, da sempre vicino agli ultimi. Da sempre dalla parte dei piccoli indifesi, contro la ricchezza che uccide a affama. Ricorda il Papa ai vescovi, di difendere i bambini da tutto ciò che fagocita la loro innocenza: “…milioni di nostri bambini sono caduti nelle mani di banditi, di mafie, di mercanti di morte che l’unica cosa che fanno è sfruttare i loro bisogni…ancora oggi il loro silenzio impotente grida sotto la spada di tanti Erode. Sopra il loro sangue campeggia oggi l’ombra degli attuali Erode. Davvero tante lacrime ci sono in questo Natale insieme alle lacrime di Gesù Bambino”.

di Claudio caldarelli

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