Il bacio del diavolo e la scissione dell’occidente
La scena del Bacio del Diavolo è uno specchio dell’Occidente dimentico di sé e dei suoi valori, un Occidente scisso, in conflitto, spaccato a metà. Mi riferisco alla scena, diventata virale qualche giorno fa, dell’anziana suorina, vestita di bianco, che invoca Gesù, Giuseppe, Maria e Santa Anna, e divide le due attrici-modelle Serena de Ferrari e Kyshan Wilson, entrambe protagoniste della serie tv “Mare Fuori” in onda su Raidue, mentre si stavano baciando su un set fotografico a Napoli, in un vicoletto dei Quartieri Spagnoli. Una scena che mi ha colpito, divertito, ma anche scosso profondamente. Mi ha colpito che le tre donne protagoniste del siparietto: la suorina, Serena e Kyshan, sono tre donne occidentali, ma si può dire provengano letteralmente da due pianeti diversi. L’anziana suora, infatti, è cresciuta in un mondo e con dei valori che mai avrebbero messo in dubbio il comando di Dio espresso chiaramente nella Torah, che condanna esplicitamente le effusioni omosessuali come qualcosa di abominevole: una concezione addolcita, ma sostanzialmente sposata dal vigente Catechismo della Chiesa Cattolica, approvato da Giovanni Paolo II all’inizio degli anni 90, nel quale è esplicitamente scritto che le relazioni erotiche omosessuali non possono in alcun modo essere approvate. Di contro queste giovani e bellissime attrici, sono nate e cresciute in un contesto e in un mondo che ritiene quello in cui è cresciuta la suorina un incomprensibile, agghiacciante e lontano medioevo retto da un Dio che dal loro punto di vista oggi non riesce a fare molto più di far sorridere. L’Occidente è sterile, perché spaccato a metà, in queste sue due metà non comunicanti, che poi trovano la loro declinazione nei vari ambiti della vita personale, sociale e comune: una Tradizione spirituale, religiosa, ma anche culturale, politica, filosofica sclerotizzata e incapace di comunicarsi alle giovani generazioni, che intanto vogliono realizzare ideali e istanze di uguaglianza, solidarietà, pari diritti e dignità, senza però rendersi conto che tali istanze affondano le loro radici nelle parti migliori e più nascoste di quella stessa Tradizione di cui la suorina, è pur vero, offriva una buffa, comica e quasi tenera versione.
In questo senso è grande il lavoro del pontificato di Papa Francesco, che ha tentato di costruire ponti nuovi invece che ampliare i fossati che dividono queste due metà dell’anima Occidentale. Un’anima, quella collettiva dell’Occidente, che si trova oggi a fronteggiare sfide di una tale portata dall’imporgli di ritrovare ed attingere a tutte le sue risorse, in una nuova, inaudita sintesi di unità tra gli opposti che va favorita con una cultura nuova oggi in Occidente quanto mai necessaria.
di Giacomo Fagiolini