Presentazione “Appunti Numismatici 2021”

Il VII volume del C.N.R.L., “Appunti Numismatici 2021”, conta ben 424 pagine, in carattere Times New Roman n. 11, è stato stampato in 200 copie a colori su carta opaca da 120 gr, in formato A5. La copertina è 4+4 su carta patinata opaca da gr. 300 plastificata, con allestimento in brossura e cucitura in filorefe.  

Il VII Quaderno di Numismatica comprende 15 articoli, con argomenti che vanno dall’epoca preromana ai nostri giorni, la Presentazione e l’Introduzione.

Alla stesura hanno partecipato: Riccardo Sideri; Michele Chimienti e Fabio PettazzoniGianluca Mandatori; Alessandra Parrilla; Franco Mazzanti; Fabio Scatolini; Antonio Cecere; Eliodoro Vagliviello; Fabrizio Arpaia; Giuseppe Pandolfo;Piero Baisi e Giuseppe Gugliandolo; Carmine Costanzo e Riccardo Bonacina Razzano; Davide Fabrizi; Giovanni Mattia Marino; Giorgia Alessandrini; Gian Franco Macri; Patrizia Di Monte.

Alcune copie di “Appunti Numismatici 2021 sono disponibili alla vendita. Il suo costo è di € 15,00.

Se interessati contattare via mail: c.n.romanolaziale@hotmail.com

Patrizia Di Monte – Presentazione: il presidente riassume gli eventi organizzati dal Circolo durante il 2020, pochi purtroppo causa la pandemia che ha bloccato ogni attività mondiale. Ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del volume, collaborando o sostenendo la pubblicazione: gli Autori, le Case d’Asta, i Commercianti ed i singoli Collezionisti; un particolare ringraziamento lo dedica alla Comitato Redazionale senza il quale il VII Quaderno non avrebbe avuto vita, per l’impegno ed il sostegno profuso al completamento dello stesso.

Riccardo Sideri – Introduzione: evidenziando un lato “positivo” del blocco forzato dei primi mesi del 2020, dato dalla pandemia, sprona i collezionisti allo studio della storia delle proprie monete e non solo alla raccolta finalizzata al possesso, lato della Numismatica a volte non colto o coltivato da tutti i collezionisti.

Fabio Pettazzoni e Michele Chimienti – La stella e il crescente nelle antiche monete dalla dea Inanna alla Madonna: Il crescente insieme ad una o più stelle costituisce un elemento comune dell’iconografia sumera. La mezzaluna di solito è associata al dio della luna Sin e la stella alla dea Istar e spesso sono posizionate accanto al disco solare di Shamas. Con lo stratificarsi delle culture i culti si sono adattati ai cambiamenti e questi due simboli sono stati associati a divinità femminili simili che si sono avvicendate nel tempo, Nanna, Ištar, Astarthe, Selene, Artemide, Iside, Afrodite e Venere, fino al relativamente recente culto Mariano.

Gianluca Mandatori – All’ombra di Roma. La produzione monetaria delle colonie di diritto latino: caratteristiche e contesti: Nel complesso panorama delle monetazioni autonome dell’Italia peninsulare, si inseriscono, fra il III e il II secolo a.C., le emissioni delle colonie di diritto latino. Il presente contributo offre una sintesi generale su tali produzioni, analizzandone le principali caratteristiche iconografiche e metrologiche, in relazione al contesto storico ed economico nel quale si svilupparono.

Alessandra Parrilla – I simboli della nascita di Roma nei racconti dell’Eneide e nelle immagini sulle monete: Virgilio fu perfetto interprete di un cambiamento epocale per Roma che, dopo quasi cinque secoli, assistette alla fine della Repubblica e alla nascita dell’Impero. L’Eneide fu l’elegante mezzo con cui il primo imperatore di Roma fece narrare al popolo perché proprio lui fosse degno di tale incarico e, in questo modo, per se stesso al sicuro da eventuali dubbi di legittimità: era il fato, Giove in persona, ad aver scelto la sua gens e il poema spiegava come. Un racconto avvincente, perfettamente illustrato sulle monete che, fedeli alle tradizioni, replicano i momenti salienti delle gloriose origini di Roma, illustrandole per non obliarle.

Franco Guillermo MazzantiSPINTRIAE le tessere erotiche dell’antica Roma: Nella numismatica romana, oltre alle comuni monete esistevano le tessere bronzee, oggetti simili a gettoni, che vennero coniate nella prima età imperiale con un modulo di 20-23 mm. Esse recavano, generalmente, sul diritto l’immagine dell’imperatore o di un membro della sua famiglia, in alcuni casi l’immagine imperiale era sostituita da varie tipologie di immagini, che potevano essere; allegoriche, ludiche o addirittura erotiche, queste ultime chiamate spintriae.

Fabio Scatolini – Leonzio e Tiberio III: “due facce della stessa medaglia”. Un follis ribattuto dalla zecca di Costantinopoli: Questo lavoro prende le mosse da un follis coniato a nome di Giustiniano II (685-695 / 705-711) e ribattuto in seguito due volte, durante il regno di Leonzio prima (695-698) e quello di Tiberio III poi (698-705), seguendo la successione cronologica dei tre imperatori. Questa interessante moneta non soltanto ci offre lo spunto per ripercorrere le tumultuose vicissitudini di quegli anni, politicamente ed economicamente incerti, ma fornisce anche possibili indicazioni sul funzionamento della zecca in quel periodo e sulla circolazione monetaria del bronzo.

Antonio Cecere – L’invenzione di una tradizione: «Il re ti tocca, Dio ti guarisce» The King’s Evil – Le Mal du Roi: Rintracciare origini divine per legittimarsi al mondo è stata da sempre la prerogativa di chiunque volesse dominarlo. Nel corso della storia Papato ed Impero, rispettivamente potere spirituale e temporale furono i protagonisti assoluti in quella che è passata alla storia come “la lotta per le investiture”. Ambedue le autorità avevano origine divina, ma in modo equipollente non potevano sussistere. Una doveva necessariamente prevalere. Entrambe affilarono le armi, l’una per sopraffare l’altra e consacrarsi agli occhi del popolo: al papato la cura delle anime e dei corpi attraverso i Santi, e se anche i sovrani avessero avuto poteri taumaturgici? «Il Re ti tocca, Dio ti guarisce». Il miracolo in una moneta: l’angel. 

Eliodoro Vagliviello – Storia di un “cavallo fantasma” emesso da Federico d’Aragona per la zecca di Napoli: L’articolo tratta di un cavallo di Re Federico d’Aragona che presenta all’esergo non la sigla del mastro di zecca, bensì un rosone. Moneta più volte classificata e catalogata, ma mai accompagnata da una sua immagine, almeno fino alla stesura di questo articolo. Partendo dalla moneta si procede poi a descrivere la figura del re aragonese e delle vicende storiche che lo videro protagonista.

Fabrizio Arpaia – Prove di globalizzazione: IL SIGLO DE ORO: Spagna, XVI Sec. Un universo di territori che avevano poco o nulla in comune e che, nonostante ciò, coesistevano, dialogavano e commerciavano. Lo studio prende spunto da una serie di prammatiche con cui si regolamentavano i tassi di cambio e dalle quali si evincono le dinamiche commerciali dell’epoca.

Si vogliono mettere in evidenza i rapporti tra gli stati e come un certo tipo di “globalizzazione” fosse già comune all’epoca, la “potenza” del real spagnolo e il comportamento delle diverse zecche in relazione tra loro.

Giuseppe Pandolfo – La monetazione siciliana di Carlo V d’Asburgo. Identificazione di una nuova tipologia di monete da mezzo ed un quarto di tarì: Quest’articolo ha la finalità di delineare l’introduzione di un’ulteriore tipologia di monete da mezzo ed un quarto di tarì. Il testo si divide in tre parti: la prima mette in evidenza la stilizzazione dell’aquila presente su questi nominali, la seconda si focalizza su un mezzo tarì del 1544 facente parte di tale nuova tipologia, analizzando il particolare delle sigle del maestro di zecca, e l’ultima è dedicata ad una moneta da un quarto di tarì che, per le peculiarità iconografiche che possiede, ricopre anch’essa un ruolo tipologico in questo nominale.

Giuseppe Gugliandolo e Piero Baisi – Approfondimenti storico-numismatici riguardanti le monete dell’incoronazione di Carlo di Borbone: Le monete commemorative dell’incoronazione di Carlo di Borbone in Sicilia, fanno parte di quella che è una tra le serie più note nel panorama numismatico del ‘700 italiano. In questo articolo verranno approfondite andando a sviscerare le peculiarità di questa monetazione tramite nuovi punti di vista.

Carmine Costanzo e Riccardo Bonacina Razzano – Opere e Commemorazioni di Pio VI per Civitavecchia: Giovanni Angelico Braschi, 250° papa della chiesa cattolica, nato a Cesena il 25 dicembre del 1717, venne eletto il 22 febbraio 1775, morì in Francia a Valence-sur-Rhone, il 29 agosto 1799. Durante il suo pontificato furono coniate a Roma tre medaglie per Civitavecchia, di seguito riportate e descritte. Concesse, inoltre, l’apertura di una Zecca cittadina, la quale apponeva il nome della città su due righe, sul conio delle monete.

Davide Fabrizi – 3 Maggio 1843. Papa Gregorio XVI a Frosinone. Il ricordo della visita immortalato in una rara medaglia: Nella complessa e mai avara produzione medaglistica papale, si racconta di una di essa, forse meno nota fra le numerose emissioni annuali ma molto importante per la terra di Ciociaria. Coniata a ricordo del viaggio di papa Gregorio XVI nella città di Frosinone, tra aspetti religiosi e umani che dimostrano la devozione al papa della popolazione ciociara, resta un segno tangibile, a futura memoria, dei tempi passati.

Giovanni Mattia Marino – I gettoni di Terni: Questo articolo nasce con l’obiettivo di presentare una ricostruzione di alcuni aspetti che riguardano i gettoni delle industrie di Terni, città che rappresenta da sempre un nodo industriale di primaria importanza. In seguito ad una ricerca minuziosa, riguardo alla storia e alla nascita dei gettoni nelle industrie ternane, l’articolo si presta a fornire alcune risposte, o meglio informazioni, grazie anche al contributo fornito da persone che per tanti anni hanno prestato servizio in questo settore.

Giorgia Alessandrini – Analisi dell’economia cinese: A partire dal 1978, i progressi registrati dall’economia cinese sono stati sempre più evidenti: il ritmo di crescita è stato ampiamente superiore al tasso medio mondiale e la Cina appartiene al ristretto gruppo di paesi in via di sviluppo che si trovano sulla traiettoria delle nazioni industrializzate. Con il processo di globalizzazione, la Cina ha attirato molti stati in cerca di manodopera a buon mercato, e ha portato a termine il processo d’inserimento nel mercato nel 2002, entrando a far parte del WTO, cioè l’organizzazione mondiale del commercio.

Gian Franco MacriLe medaglie di Joseph Stasinsky per Giovanni Paolo II: La medaglia è un tipo di scultura molto particolare, il piccolo formato consente di tenerla tra le mani, muoverla, apprezzandone rilievi e dettagli sempre diversi a seconda di come incide la luce e lo sguardo. Per certi versi si può dire che la medaglia si sottopone ad una continua ricerca e scoperta di nuovi particolari, nella ricerca del punto di vista più adatto. Pur non potendo paragonarsi alla scultura, per il fatto che è ottenuta da una matrice e può essere riprodotta in un numero teoricamente infinito di esemplari, quello che si instaura tra la medaglia e l’osservatore è un colloquio diretto.

Patrizia Di Monte

Print Friendly, PDF & Email