Il male comune

Finalmente potremo giocare a carte scoperte e non nasconderci più dietro quelle due parole, incomprensibili ai più, che hanno fatto il loro tempo: Bene Comune. Se ne faranno una ragione una volta per tutte quelli che ancora credono che Il Bene Comune possa interessare a qualcuno. Che poi, che cosa è questo Bene Comune? Una panacea? L’umanità non ha sempre rigettato il bene? Si pensi ai nostri progenitori che per una mela (tra l’altro pure marcia) hanno rinunciato ad ogni ben di Dio per loro e per tutti noi. E Pandora? Come dimenticare Pandora che per soddisfare la sua curiosità, scoperchiò il vaso, liberando così tutti i mali del mondo? Non poteva farsi i fatti suoi? Tra l’altro, nel vaso, sul fondo, ci rimase soltanto la Speranza che non fece in tempo ad uscire prima che fosse chiuso di nuovo.

A parte che sembra, da quello che ho ricordato, che tutti i mali del mondo siano una prerogativa femminile, dalla quale mi dissocio, (pena: pesanti reprimende dalle donne della mia vita e dalle amiche) non si può negare che l’umanità preferisca più che il Bene Comune, il Male Comune. D’altronde come dice il detto che viene dalla notte dei tempi? “Mal comune mezzo gaudio”. Avete mai sentito o letto da qualche parte “Bene comune mezzo gaudio”? (che già sarebbe un bel passo avanti). Ci sarà un motivo, o no? Meglio essere accomunati quindi nelle disgrazie di cattivi governi, nell’ignoranza e nell’egoismo dilaganti, nelle guerre infinite, nelle dittature vestite alla democratica, ai cataclismi naturali: c’est plus facile. Stappiamo un crodino e che ognuno pensi per sé, a meno che… non si voglia aprire di nuovo il vaso di Pandora e fare uscire questa volta anche la Speranza.

Paolo Sabatino