Reati Ambientali

I reati ambientali accertati nel 2022 sono in crescita del 3,2% rispetto al 2021, quest’anno sono 19.530 quelli accertati.

A rivelarlo è il nuovo report di Legambiente, Mare Monstrum 2023, sul mare violato e minacciato dagli ecoreati.

Secondo l’associazione l’ecoreato principale è il ciclo illegale del cemento, che rappresenta il 52,9% dei crimini contro l’ambiente.

Ci sono inoltre l’occupazione di demanio marittimo, le cave illegali, l’abusivismo edilizio e gli illeciti negli appalti per le opere pubbliche.

Di questi crimini, l’associazione segnala 4.730 violazioni.

Spicca in maniera evidente, secondo l’associazione, la maladepurazione che infatti è tra le maggiori emergenze croniche dell’Italia. Sono quattro le infrazioni avviate dall’UE nei confronti del nostro Paese.

Nel podio dei crimini contro l’ambiente, i reati legati alla pesca di frodo, che raggiungono la quota di 3.839. Nel 2022 sono state ritirate oltre mille chilogrammi prodotti ittici ogni giorno. Il 76,3% delle operazioni si è verificato in sole cinque regioni: Sicilia, Puglia, Liguria, Veneto e Toscana.

È quindi evidente che questa è una situazione su cui è urgente intervenire, attraverso attività di controllo e interventi normativi che l’associazione riassume in diverse proposte indirizzate al Governo.

Aurora Ercoli