Ronde notturne e inseguimenti: Aprilia come il far west

Erano circa le due di notte di sabato 28 luglio quando un gruppo di residenti di via Guardapasso, zona alla periferia nord di Aprilia, a passeggio per cercare, forse, un po’ di refrigerio (ma si sospetta si trattasse di una vera e propria ronda), ha notato un’automobile sospetta, una Renault Megane con a bordo due stranieri, aggirarsi per il quartiere già oggetto di diversi furti. Gli abitanti hanno immediatamente allertato i carabinieri mentre i due uomini, rendendosi conto di non essere passati inosservati, hanno bruscamente accelerato cercando di allontanarsi dalla zona. È stato in quel momento che tre dei presenti, tutti italiani e incensurati, sono saliti in auto lanciandosi all’inseguimento della vettura. La folle corsa è durata pochi chilometri; qualche curva, infatti, e la Megane è finita fuori strada a causa dell’alta velocità, schiantandosi contro un muretto su via Nettunense, all’altezza di Campo di Carne. Il conducente è riuscito a scappare ed è attualmente ricercato, mentre l’altro uomo, un quarantatreenne di origine marocchina, forse stordito dall’impatto, è stato raggiunto da due dei tre inseguitori, Massimo Riccio e Giovanni Trupo. Quanto sia realmente accaduto è ancora al vaglio degli inquirenti; di certo si sa che l’uomo, identificato come Hady Zaitouni, già noto alle forze dell’ordine per piccoli furti, è stato trovato morto dai carabinieri giunti sul posto, e nell’auto sono stati rinvenuti arnesi da scasso. C’è anche un video girato dalla telecamera di sorveglianza di un bar che incastrerebbe gli aggressori, uno dei quali armato (si tratta di Giovanni Trupo, guardia giurata momentaneamente sospesa dal servizio). Le ipotesi investigative escludono che si sia trattato di un pestaggio prolungato; la morte è probabilmente sopraggiunta per un colpo alla testa, verosimilmente a causa dello schianto dell’auto. Non si esclude però una serie di concause (potrebbero avere avuto peso un pugno o un calcio inferti dai due italiani, attualmente indagati a piede libro per omicidio preterintenzionale). I due uomini (il anche se il video registrato dalla telecamera di sorveglianza di un bar dimostra il contrario terzo occupante della vettura non è stato iscritto nel registro degli indagati poiché non avrebbe preso parte all’aggressione) si sono difesi dichiarando di non aver colpito l’uomo, ma di aver solo cercato di fermarlo in attesa dell’arrivo dei carabinieri, e reagendo solo quando lui ha portato la mano al marsupio, temendo potesse contenere un’arma. Saranno le testimonianze raccolte dai carabinieri e, soprattutto, i risultati dell’autopsia svolta sul corpo della vittima, durata più di cinque ore e sulla quale si mantiene il massimo riserbo, a chiarire la posizione dei due indagati, a determinare cioè se le lesioni mortali siano sopraggiunte a causa dello schianto o inferte dagli aggressori. Si riaccende, intanto, la polemica sulle ronde notturne e sulla giustizia fai da te, troppo spesso risultato della percezione dei cittadini di una totale mancanza di sicurezza sulle strade come nelle proprie abitazioni.

di Leandra Gallinella

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