Un gioco senza gloria e senza vincitori

colasuonno

Immaginiamo di ritornare indietro di qualche anno di ritrovarci alla tenera età di 10-12 anni, e di ricordarci a cosa giocavamo. La risposta era unanime:Partita di pallone, Subbuteo, nascondino, cow boy contro gli indiani, e decine, e decine di altri giochi che soltanto a scriverli riempirebbero una pagina. Ecco…. la maggior parte di quei giochi sono finiti dentro un baule impolverato che nessuno ha  osato con il passare degli anni provato a riaprire, recuperarli per trasmettere ai propri figli, o far conoscere i divertimenti di ieri. Svaniti quei  ricordi torniamo  ai giorni di oggi e immaginiamo bambini della stessa età che radunati in piazza annoiati non so da cosa  si domandano tra di loro: A che gioco giochiamo questa sera? La risposta viene da se: Sfidiamo la morte!

Ho fatto fatica a credere che sfidare la morte non era un gioco di società che porta questo orrendo nome, ma una vera realtà praticata poco più di qualche anno fa da generazioni di maggiorenni che spinti da noia ed eccesso di alcol  si sfidavano. La media è scesa e purtroppo questa usuale moda  incombe nelle teste delle nuove generazioni, anzi nei bambini di ultima generazione, sfidare la morte con giochi estremi che mettono in pericolo oltre la loro la vita, quella  degli altri. Roba da film americani quella di  sdraiarsi sui binari, aspettando l’arrivo del  treno togliendosi pochi istanti prima dell’impatto.

Questo accadeva fino a ieri e le conseguenze anche se con tasso di mortalità basso  era un grosso   spavento per i macchinisti, ma il treno viaggia sui binari ad alta velocità e non si ferma, e soprattutto non  può schivare  l’ostacolo. Allora per rendere più adrenalinico il gioco oggi bambini ingegnosi ma ridicoli decidono di apportare una modifica alle sfide. Decidono di usare lo stesso movente sulle strade, le cercano possibilmente prive di illuminazione, e nascosti  sbucando improvvisamente  dal nulla alla vista di fari, si parano davanti al conducente che viaggia tranquillamente nella sua auto calcolando i stessi tempi per evitare l’impatto.

Immaginate che choc trovarsi improvvisamente davanti un ostacolo umano! Si è costretti a sterzare improvvisamente pur di evitarlo  causando lo sbandamento del veicolo con conseguenze pericolose, se non mortali. Stiamo assistendo ad un vero tradimento del rispetto della propria vita, un tradimento scaturito da un basso livello di insegnamento da parte dei genitori di quanto sia preziosa la vita,e che sono gli artefici di queste bravate che spesso si svolgono nelle serate di  periodi invernale. Allora mi domando dove sono andati a finire quei pomeriggi di tv dei bambini ? Perché a 12 anni di bambini si tratta, ed i bambini si tengono a casa.

di Roberto Colasuonno