DESTINAZIONE VITERBO

Attilio Grimaldi, macchinista e scrittore, racconta la ferrovia Roma Nord dalle sue origini fino al 1945.

Quello che Attilio descrive nel suo libro è un viaggio nella storia, dall’Italia pre-unitaria al periodo della destra storica, ai governi della sinistra storica fino alla grande guerra.

Nella prima parte di questo viaggio approfondisce i contesti storici che hanno portato allo sviluppo delle strade ferrate, le prime realizzazioni, le riforme, le innovazioni tecnologiche, le infrastrutture, fino all’utilizzo della ferrovia nella prima guerra mondiale come mezzo principale per la mobilitazione di truppe dal sud al nord della penisola.

Nella seconda parte del libro, si sale in carrozza. Attilio ci racconta la ferrovia, come nasce, il progetto, l’inaugurazione, il periodo del fascismo, la seconda guerra mondiale, i bombardamenti subiti, la borsa nera e il più grave incidente ferroviario avvenuto su questa ferrovia, un incidente dimenticato nel tempo ma che ha segnato per decenni la memoria dei ferrovieri della Roma Nord. Era il 15 novembre del 1943 in una mattina piovosa persero la vita in uno scontro frontale tra due treni tra Rignano Flaminio e S. Oreste 58 persone e i feriti furono 200. Nello scontro morirono quattro ferrovieri e un impiegato postale in servizio sul treno.

Attilio descrive nel suo libro uno spaccato puntuale di un periodo particolare delle vicende italiane, e lo fa raccontando la storia, perché la storia si capisce meglio se la racconti. La sapienza di Attilio è stata quella di raccontare un periodo storico legandolo ad una ferrovia. La Roma Nord, che partendo dal cuore di Roma, da piazzale Flaminio, attraversa il territorio di due provincie, Roma e Viterbo, snodandosi per paesi arroccati, campagne ancora coltivate, siti archeologici, ville, castelli e monumenti fino ad arrivare nel cuore della città dei Papi, Viterbo.

Attilio è un macchinista della Roma Nord, non è uno storico di professione ma ha studiato storia all’Università pur non facendone una professione. La passione per questa ferrovia, di raccontare questa ferrovia lo ha sempre rapito, ma il vero stimolo a scrivere è stato dato da due fattori importanti. Il primo è l’aver letto il saggio “Il treno della Tuscia” dell’ing. Angelo Curci, direttore di esercizio per moltissimi anni della Roma Nord. Il secondo è stato dato dall’incontro inaspettato nella biblioteca dell’Università di Roma di un vecchio compagno di studi che quasi per caso gli disse che il papà era stato un macchinista della Roma Nord.

Questo è bastato per far prendere la penna in mano e stendere le prime pagine di un libro-racconto che porterà come un viaggio in treno, attraverso puntali documentazioni, memorie storiche, ricostruzioni di fatti e avvenimenti a “DESTINAZIONE VITERBO”.

Attilio ha presentato questa sua prima pubblicazione il 7 maggio 2017 nella Sala della Misericordia del Comune di Faleria alla presenza dell’assessore alla cultura Nicola Rinaldi e il giornalista Italo Arcuri che lo ha intervistato.

Molte le domande fatte dalle tante persone presenti, in particolare è stato chiesto se questa ferrovia, che per un lungo tratto circa 90 km a binario unico con le stesse infrastrutture del 1932 , può avere un rilancio come ferrovia turistica a carattere storico-culturale, come avviene per tante altre ferrovie storiche. Attilio sapientemente ha detto “un vecchio treno è come avere un vecchio manoscritto. Una testimonianza fondamentale da non distruggere ma di valorizzare. Una volta cancellata la memoria storica non si può più tornare dietro, è persa per sempre. Il turismo ferroviario, con materiale rotabile storico, può far da volano occupazionale creando dei nuovi posti di lavori rendendo più forte il legame tra il territorio attraversato e la Roma Nord”.

Attilio Grimaldi dedica il libro a suo padre di cui dice, “Un uomo che mi ha insegnato il valore del sacrificio e dell’onestà, un uomo che cammina costantemente al mio fianco”.

DESTINAZIONE VITERBO La “Roma Nord” dalle origini al 1945 attraverso lo sviluppo della ferrovia in Italia – Attilo Grimaldi, pagine 306 – edito da UNIVERSITALIA – ISBN 978-88-6507-985-0

di Eligio Scatolini

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