El duende del cinema spagnolo nell’estate italiana

Cos’è el duendeper gli spagnoli? Uno spirito misterioso, un elfo, un folletto, un irrefrenabile demone che ti possiede e artisticamente ti crea. È il dueño, ossia il padrone, il signore stesso dell’arte, del suo fascino, della sua penombra profonda che si fa luce. Ogni anno il Festival del Cine Españolporta in molte altre città italiane questa inimitabile alma, anima ed essenza ispanica. Si batte il primo colpo di ciack da giovedì 3 a martedì 8 maggio 2018 al Cinema Farnesedi Roma. Inseguiranno a ruote di maggio-giugno incollate Venezia, Treviso, Trieste, Perugia, Campobasso, Senigallia. Dopo l’estate il giro d’Italia, da Milano a Cagliari, a Reggio Calabria, città per città, sala cinematografica per sala cinematografica.

Iris Martin-Peralta e Federico Sartori sono ormai due riconosciuti beniamini del pubblico italiano che affolla ogni anno le sale cinematografiche in cui si svolge la loro attesa rassegna. Raggiungono oggi il traguardo dell’undicesima edizione, con un aumento crescente di attenzione e consensi attorno alla loro proposta di film nuovi o classici che hanno segnato la storia del cinema mondiale. Opere che aprono sulla migliore scena cinematografica latinoamericana, dal Messico, alla Colombia, al Cile, all’Argentina, al Brasile, sia attraverso coproduzioni che produzioni autonome.

Quest’anno la riproposta centrale è quella di Quell’oscuro oggetto del desideriodi Luis Buñuel del 1977. Centrale perché la proiezione è accompagnata dalla madrina del Festival, interprete affascinante quanto inquietante di quella magica pellicola. Si tratta naturalmente di Ángela Molina, che è una testimone d’eccezione di tutto il cinema italiano e internazionale, avendo prestato la sua arte attoriale ai più significativi autori, tra i quali Petri, Pontecorvo, Bellocchio, Wertmüller, Bigas Luna, Ridley Scott, Almodóvar, Tornatore, i fratelli Taviani. Altra riproposta è Vivir es fácil con los ojos cerradosdi David Trueba, tra Beatles e giovani smarriti, trionfo di pubblico e Premio Goya 2015. Altra occasione è quella offerta per recuperare Poesía sin fin, l’opera d’immaginazione e memoria firmata dal geniale cileno Alejandro Jodorowsky, recentemente apparsa sugli schermi italiani.

L’appuntamento romano è tradizionalmente al Cinema Farnesedi Campo de Fiori, sala che ha registrato nelle ultime edizioni file al botteghino che attraversavano all’esterno tutta la piazza e sold out all’interno per gli appuntamenti più attesi. Difficile però dire quali siano in questa undicesima edizione i film più attesi, dato che si tratta di una selezione di opere, autrici/autori e attrici/attori che hanno ricevuto i maggiori riconoscimenti nazionali e internazionali. Tra questi l’Oscar 2018 Una Mujer Fantastica, El Autor (Premio Goya e Fipresci), La Educación del Rey(Premio Cine en Costrucción), As duas Irenes(Miglior regia e fotografia Fest Guadalajara). Molto atteso anche il remake di un film di travolgente successo del regista italiano Paolo Genovese. Il titolo spagnolo è ugualmente inconfondibile, ossia Perfectos desconocidos, l’esito di pubblico ispanico simile. Dopo il film incontro con uno dei protagonisti, l’attore Pepón Nieto.

Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano. Disponibili vantaggiosi abbonamenti per pacchetti di cinque film. L’Ufficio Stampa è affidato anche quest’anno alla consueta squisita competenza di Reggi&Spizzichino.

di Riccardo Tavani

 

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