Il popolo radical-chic che prima fa vincere Salvini e poi lo attacca per i migranti

«Chiudiamo i porti», dice Salvini, attirandosi un vespaio di critiche e insulti sul web e non solo, in merito alla vicenda della nave Aquarius con a bordo 629 migranti bloccata per giorni in mezzo al Mediterraneo e che poi la Spagna s’è offerta di far attraccare. Premesso che non tocca a lui la decisione, semmai per i porti è competente il ministero delle Infrastrutture, la questione è un’altra: dov’erano coloro che si sono indignati per la sparata del ministro lo scorso 4 marzo, quando bisognava fare del tutto per non mandare a Palazzo Chigi né lui né quel blob informe e suo più probabile alleato in caso di stallo post elettorale (come poi si è verificato) che risponde al nome di M5S?

Dov’erano quando al Viminale c’era Minniti, un altro che a provvedimenti in odore di fascismo non scherzava e che sul problema dei migranti aveva – pure lui – proposto di chiudere i porti. Ma più in generale, dov’erano negli ultimi 5 anni (ma anche 10, 15, 20…), quando c’era da pretendere e contribuire a ricostruire, giorno dopo giorno, una sinistra davvero vicina ai bisogni dei più deboli. Dov’erano quando Renzi, Bersani, Veltroni, D’Alema, ecc., toglievano diritti ai lavoratori, smontavano pezzo a pezzo il welfare e l’assistenza sanitaria, demolivano l’istruzione, svendevano ai privati le aziende di Stato, liberalizzavano interi settori, esternalizzavano servizi. Se il PD alle scorse elezioni è crollato al 18%, LeU per poco non s’è ritrovato fuori dal parlamento e Potere al Popolo ha preso l’1%, per chi hanno votato costoro? La verità è che dei migranti, ma più in generale dei poveri e dei disgraziati, non gliene frega niente se non nel momento in cui possono farsi belli attaccando (a mezzo social, per carità, non esageriamo con la militanza) il leaderino xenofobo che fa (o cerca di fare: per fortuna, non sarà facile tenere fede alle promesse) nient’altro che ciò per cui è stato votato e che adesso governa proprio per colpa di quella finta sinistra crollata sotto il peso delle sue contraddizioni e del menefreghismo, egoismo ed egocentrismo di un popolo che forse davvero di sinistra – nel senso più profondo e genuino – non è mai stato. Avete fatto vincere Salvini? Adesso tenetevelo.

di Valerio di Marco

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