Il Governo della paura

Sembrano i figli scemi di Mussolini ma sono pericolosi almeno tanto quanto, non sottovalutate i segnali che questi primi giorni di Governo ci stanno manifestando riguardo a certe figure istituzionali.

Mentre continuano a saltar fuori foto di Salvini con personaggi vicini alla  ‘ndrangheta (l’ultimo della lista è un certo Gioffré, artefice del grandissimo successo del leader della Lega a Rosarno, patria dello sfruttamento della manovalanza di colore, per colmo dell’ironia) quando non direttamente con assassini conclamati come il boss pentito Salvatore Annacondia – per gli amici, Manomozza – reo confesso di 72 omicidi, nonché affiliato di Cosa Nostra, il buon Matteo continua a distrarvi con l’inesistente problema dell’immigrazione.

Come dite? Non è inesistente? Non lo sto dicendo io. Lo dice il Capitano De Falco, senatore in quota grillina, che in un’intervista ha affermato candidamente come non ci sia alcuna invasione e i numeri (non le chiacchiere) relativi al fenomeno migratorio seguano il trend degli ultimi anni, senza alcun picco drastico. Un uomo di mare, un esperto, non Salvini e le bufale pubblicate dalla sua pagina. Lo dice lo stesso Viminale, secondo cui nei primi mesi del 2018 gli sbarchi sono diminuiti dell’80%. Tra l’altro, sarebbe sufficiente fare un giretto sulle statistiche portate da Eurostat per appurare come l’Italia sia in coda, rispetto agli altri paesi europei, quanto alle percentuali di immigrati sul numero di abitanti. Purtroppo è più semplice leggere gli sproloqui di qualche razzista, che documentarsi. Del resto, la Costituzione vieta di votare ai minorenni, agli interdetti ma non agli ignoranti. Il danno è che non ci si limita a votare sulla base di opinioni maturate su fake news e un’emotività indotta dai media, ma ci si fa prendere la mano. In questi giorni la cronaca è piena di casi di semplici cittadini e agenti di pubblica sicurezza che al grido di “Ora c’è Salvini!” picchiano, molestano, umiliano innocui ragazzi (e ragazze) di colore. Come tutti i vigliacchi, se la prendono con chi non si difende, scansando abilmente chi è realmente pericoloso, bianco o nero che sia. In Liguria, una signora ha addirittura sguinzagliato il cane contro un ambulante che vendeva libri, tra le risate e l’approvazione di gente che sicuramente non ne ha mai aperto uno, insultando poi una ragazza che difendeva il pover’uomo, con epiteti impronunciabili. A Rimini arrivano persino le ronde di quattro esagitati di Forza Nuova che, maglietta nera e neurone in fondina, battono il litorale alla ricerca di pericolosi venditori di cianfrusaglie.

Nel frattempo, il Governo del Cambiamento in quaranta giorni non ha fatto un solo provvedimento, riempiendo la stampa di un ciacolaio persistente e vacuo fatto di proclami, promesse e null’altro; l’unico che dovrebbe aprir bocca ma pare affetto da mutismo, è il Premier Conte. Qualcuno dovrebbe avvisare Di Maio e Salvini di ricaricargli la molla ogni tanto.

di Marco Camillieri

Print Friendly, PDF & Email