Padre Macalli, il missionario rapito in Niger per la sua lotta contro l’infibulazione

Pierluigi Maccalli è un sacerdote missionario che lavora nella parrocchia di Bomoanga, a Gourmancé, nel sud-ovest della Nigeria.
In Niger sembrerebbe ci sia una forte presenza di terroristi provenienti da Mali e Burkina Faso.
Ed è proprio su di loro che si dirigono i maggiori sospetti sulla scomparsa di Padre Maccalli: la notte tra il 16 e il 17 settembre il sacerdote è stato rapito, sotto gli occhi di un suo collega. I rapitori hanno portato via anche il suo cellulare ed il pc, poi sono fuggiti in moto.
Chiunque conosca Padre Maccalli lo definisce un uomo che stava dando tanto alla comunità africana: in particolare, lottava principalmente contro la pratica dell’infibulazione femminile, una procedura portata a termine con strumenti rudimentali, soprattutto su bambine ancora molto lontane dall’età dello sviluppo.
Si pensa che sia proprio questa lotta il possibile motivo che possa aver fatto innervosire gli estremisti islamici ed aver portato, quindi, al rapimento del sacerdote.
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo.

di Ludovica Morico

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