Nusrat Jahan Rafi è morta bruciata viva. Pagheranno tutti gli uccisori?

Nusrat Jahan Rafi viveva in Bangladesk. Era lontana da noi, dalle nostre giornate, lontana dai nostri cuori. Era una giovane studentessa di 19 anni, bella e soprattutto coraggiosa. Perché per denunciare le molestie sessuali ci vuole sempre coraggio. Perché non ti credono, perché chi ha molestato spesso si sente in diritto di farlo senza pagarne le conseguenze, anzi, facendone ricadere la responsabilità su chi le ha dovuto subire. Le difficoltà che si incontrano hanno un grado diverso nel mondo. Nel caso di Nusrat Jahan Rafi la sua decisione di parlare e di raccontare di essere stata toccata dal preside della scuola in modo non appropriato (soprattutto non desiderato) ha sicuramente rappresentato una decisione non facile, in un ambiente che considera in qualche modo colpevole la donna anche nell’ipotesi in cui sia infastidita sessualmente.
La molestata rischia di essere allontanata dalla famiglia, rischia, lei, di essere considerata dalla parte del torto. Un’assurdità inaccettabile.
Nusrat Jahan Rafi si era recata a raccontare il fatto alla polizia ma la sua denuncia dopo essere stata registrata era finita sul web. Questo non l’aveva di certo aiutata e tutelata. Verrebbe da chiedersi perché e chi ha pubblicato la sua denuncia, verrebbe voglia di sapere se qualcuno pagherà per questa mancanza di attenzione nei confronti della sua giovane vita. Perché Nusrat Jahan Rafi ha dovuto affrontare da sola un nemico più grande di lei.
L’evento più grave è avvenuto nel giorno degli esami a scuola
Una decina di persone l’ha condotta sul tetto della scuola, l’ha invitata a ritirare la denuncia e, di fronte al suo rifiuto l’ha cosparsa di benzina, dandole fuoco.
La ragazza è sopravvissuta per qualche giorno e ha avuto anche la forza di denunciare chi le ha dato fuoco. Non si è arresa fino all’ultimo dei suoi respiri.
L’unica domanda che non trova risposta è: perché nel mondo non si sente come importante la tutela delle donne, di tutte le donne, dai casi di molestie sessuali? Perché non si scoraggia, in ogni Stato, con pene seve il tentativo di stupro e lo stupro? Perché diavolo non si percepisce come gravissimo il fastidio che prova una donna quando si trova addosso le mani dell’imbecille di turno … perché soprattutto c’è sempre qualche voce che si leva per mettere in dubbio o ritenere responsabile in qualche modo chi la violenza l’ha subita.
Vorremmo di contrappunto che l’attenzione e la delicatezza che tanti uomini, d’animo nobile e sereno, hanno nei confronti delle donne conoscesse una maggiore estensione, fosse d’esempio per i beceri e rozzi, vorremmo che lo stupro e le molestie cominciassero ad essere prese in considerazione con maggiore attenzione. Intervenga la legge a sanare l’inciviltà dell’essere umano. Siano puniti per tutta la vita gli assassini di Nusrat Jahan Rafi

di Patrizia Vindigni

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