Democrazia e socialismo, non sono parole

Ci sono notizie, dice l’eretico, che passano inosservate e che pure meriterebbero attenzione, come segnale di novità importanti, che fanno riflettere su come potrà essere diverso il futuro dell’ umanità.

 Si pensi alla economia della società post virus, che tutti dicono sarà diversa:

-nel mondo occidentale si fanno ipotesi secondo al programma del nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden “Sanità. Ambiente, Immigrazione, Giustizia”, ma con suggerimenti singolari, come di quello di Steven Pinker:

<<Il partito democratico deve prendere le distanze dalla parola socialismo>>. Quattro anni di presidenza Biden, ma poi (vedi minacce ipotetiche come quella della candidatura di Trump nel 2024)?

-nell’Unione Europea dopo il Recovery Fund si sta cercando di approvare un piano economico per il periodo 2021-2027, anche se si registra la consueta opposizione dei paesi sovranisti…

-nella Cina, al contempo, il 29 ottobre sono state approvate le proposte per lo sviluppo economico e sociale e gli obbiettivi a lungo termine addirittura fino al 2035!

-Ma da noi in Italia, anche per la fase pandemica, si sta ancora a discutere come utilizzare i fondi dell’Unione Europea, con quale governo, con quale programma. Non si hanno idee chiare neppure per il futuro prossimo!

Si è dato invece risalto ad altro, osserva l’eretico, per esempio alla vice presidenza Usa di Kamala Harris, al suo essere la prima donna con quel titolo. Ma meno attenzione a quanto ha detto nel suo primo discorso. Ci sono momenti, in esso, che meritano attenzione. Come: <<la democrazia non è garantita: dobbiamo avere una forte volontà di difenderla, salvaguardarla, non darla mai per scontata. Questo richiede una battaglia, dei sacrifici, ma anche gioia, perché noi, il popolo, abbiamo il potere di costruire un futuro migliore>>.

Ecco, con queste parole, lo spera l’eretico, è possibile che il futuro degli Usa sia davvero un modello di vera democrazia, quella che certamente non è con il contorto sistema elettorale, con il comportamento dell’ex Trump, con la discriminazione razziale dei suoi seguaci, con chi ha paura non solo del socialismo, ma addirittura della parola!

Ma ci sono altre notizie che voglio segnalare, dice l’eretico, queste di provenienza dalla Chiesa di Francesco, il rivoluzionario religioso e sociale

Come il superamento dei riferimenti assoluti alle sole religioni monoteiste, visto che in occasione della festa del Deepavali Hindu è stato inviato il messaggio ai responsabili: <<Fondati su quelle tradizioni e insegnamenti religiosi, sui nostri valori condivisi e sul nostro impegno per migliorare l’umanità, possiamo noi, cristiani e induisti, unirci a tutte le persone di buona volontà per costruire una cultura di positività e speranza nel cuore delle nostre società, non solo in questi giorni difficili, ma anche nel futuro che ci sta dinanzi.>>

Ed anche, aggiunge l’eretico, sull’articolo comparso su “L’Osservatore Romano” del 2 novembre come “lettere dal direttore”, a firma A.M, nel quale si parla di Pasolini, Proietti e Connery: <<…che tra loro probabilmente non si sono mai incontrate di persona ma che rivelano un aspetto in comune, se le si osserva più da vicino. E questo aspetto è quello dell’identità, identità culturale, popolare, etnica, che poi è il grande tema sociale e politico degli ultimi trent’anni, il macigno posto nel “salotto” dell’attuale scenario mondiale>>.

C’è da notare, confronta l’eretico, che negli stessi giorni, parlando degli evangelici bianchi della conservazione Usa, la stampa americana ricordava che, in ogni fase della sua presidenza, Trump ha dato loro tutto ciò che volevano: duecento giudici federali nominati a vita, un’ambasciata a Gerusalemme, politiche anti-aborto, due giudici della Corte Suprema e poi, nelle ultime ore, un terzo. Era il loro baluardo, il loro difensore, in un momento in cui era all’apice delle speranze il paese come lo conoscevano e il loro posto in esso.

Ma naturalmente, osserva ancora l’eretico, non è tutt’oro quello che luccica. Mentre negli Usa Kamala Harris diventa vicepresidente, nella chiesa di Francesco c’è ancora molto da fare, se Anne Soupa, una teologa, si candida alla guida ella diocesi di Lione per richiedere una partecipazione reale delle donne alla vita della chiesa. Non una provocazione, ma qualcosa di ben più forte, un chiaro segnale di una necessità che deve entrare nell’agenda della chiesa cattolica.

Luci ed ombre, nella nostra società. Oggi, ma anche per il futuro. E per le donne e gli uomini di buona volontà la spinta che Kamala Harris ha proposto, la vuole ripetere l’eretico:

<<la democrazia non è garantita: dobbiamo avere una forte volontà di difenderla, salvaguardarla, non darla mai per scontata. Questo richiede una battaglia, dei sacrifici, ma anche gioia, perché noi, il popolo, abbiamo il potere di costruire un futuro migliore>>.

di l’Eretico