La vitamina “N” e il “Rewilding”: i nuovi obiettivi del turismo postcovid.

La società attuale ci chiede di essere sempre al massimo, di sopravvivere e non di vivere, ci ha rinchiusi in celle -le nostre case- per più di un anno… Ora in vista della libertà ci guardiamo intorno con nuove prospettive e desideri. Sicuramente il trascorso anno ha ribaltato le nostre aspettative: i nuovi desideri che emergono sono legati alla salute, all’aria aperta, alla sicurezza e al benessere in generale. Quella ambita felicità che non ci possono più dare i beni di lusso, la troviamo ora nelle piccole cose, nelle sensazioni, nelle emozioni, nelle esperienze: ebbene sì il nuovo lusso è INVISIBILE! La fatidica Vitamina “N” è infatti la naturalezza: il tempo, lo spazio, la tranquillità, la purezza, la salute, la gioia, ecc. sono tutti elementi intangibili ma che accrescono il  nostro benessere. Oltre alla Vitamina “D” molto ambita in zone di sole e mare, la nuova Vitamina “N” trova molti seguaci nel turismo postcovid che sono alla ricerca della felicità ma in salute: da uno studio di Eurostat è emerso che la Spagna ha il tasso più alto, tra i paesi Europei, di cittadini felici. Perchè sono loro e non gli Italiani? Cosa ha questa popolazione di più? Ha scoperto forse il segreto della longevità? Il popolo spagnolo è noto a tutti per essere sempre sorridente e di fronte alle avversità della vita risponde con filosofia rispettando i suoi tempi e non quelli imposti dalla società moderna. Ha nella sua cultura il riposo (la famosa “siesta”), il rinviare i problemi al giorno seguente e la fantastica vita all’aria aperta grazie al clima caldo e all’ambiente festaiolo presente soprattutto in tutta la costa sud.

La Spagna è sicuramente uno dei pochi territori che riesce a conciliare le 3 caratteristiche essenziali per essere felici e che sono presenti sia nella Vitamina “D” che “N”: benessere, felicità e salute.

In base ad un altro studio effettuato dal Global Wellness Tourism Institute nel 2020 dopo il lockdown sono migliorati i rapporti con i familiari (soprattutto distanti), con il cibo, con lo sport e soprattutto si è rivalutato il proprio benessere psicofisico a discapito dello stress. Cosa vuol dire? Che a causa della paura subita per colpa del Virus, attualmente in tutti i nostri comportamenti e persino nella programmazione del tempo libero e delle vacanze si ricerca un valore aggiunto, un componente di benessere: una vacanza ad esempio deve essere sana e non solo divertente, deve apportare alla nostra vita una sensazione di benestare che ci possa ricaricare per riaffrontare lo stress quotidiano che ci affligge, che ci ristori della chiusura subita a causa della pandemia.

Il ritorno alla naturalezza e al selvaggio, da l’idea di qualcosa di incontaminato e di salutare e pertanto benefico.

Il nuovo turista postcovid non ritiene che un albergo a 5 stelle con il suo lusso possa essere sufficiente a colmare le sue lacune sensitive causate dal lockdown, ricerca invece tutto ciò che l’aria aperta e la natura ci regala: la cosiddetta Vitamina “N”. Tramonti in riva al mare, una casa sull’albero in un bosco, un igloo in cima a una montagna col tetto trasparente per vedere le stelle, una villa con vasca idromassaggio in giardino con vista oceano, ecc.

Alberghi di lusso ce ne sono milioni nel mondo ma non vendono quello di cui si ha bisogno ora: l’esperienza del benessere e della felicità duratura in salute. Io credo che di fronte a questa scelta, nessuno dirà che non predilige il Benessere al lusso!

di Tommasina Guadagnuolo

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