Guido Lomoro l’anima pulsante del Teatrosophia

Teatrosophia, il teatro con la T maiuscola, molto di più di un off, molto di più di ciò che ci si aspetta. Uno spazio immenso racchiuso in un luogo ristretto, ben curato, dall’ingresso al foyer, fino al palcoscenico. Tutto curato nei minimi particolari, dalle pareti al soffitto, ogni cosa, ogni oggetto,  non sono lì per caso, ma rappresentano il gusto e l’eleganza glamour di Guido Lomoro, direttore artistico, nonché regista e attore. Guido Lomoro, la vera anima pulsante del del Teatrosophia in via della Vetrina 7 a Roma, ieri ha presentato la nuova stagione del 2022/2023. Più di una conferenza stampa, una festa a cui hanno partecipato moltissime attrici, attori, registi, autrici e autori, giornalisti, amiche e amiche, tante, del poliedrico padrone di casa. La bellezza di questo luogo magico è data dall’insieme di sinergie che nascono dal profondo rapporto di Guido Lomoro con le collaboratrici, attrici, musiciste e ballerine, anche loro bravissime nel muoversi sul palcoscenico con l’eleganza è il garbo di professioniste che amano ciò che fanno. Poi il pubblico, che non è pubblico, ma parte integrante di un humus che si fonde con le parole e i gesti di Guido che lascia spazio, sorridendo, a Marta Iacopini, bellezza ed eleganza avvolte in un foulard arancione e Ilenia Costanza, autrice e regista, affascinante bellezza francese.

Ad aprire la conferenza stampa, Guido con la citazione di Paulo Coelho “ Voglio continuare a essere folle, vivendo la vita nel modo in cui sogno e non come lo desiderano gli altri” e poi l’intermezzo di Lorena Vetro che con la chitarra ha cantato “Viva la vita” sulle cui note ha elegantemente e appassionatamente danzato Maria Concetta Borgese.

Un programma intenso, di spessore, la nuova programmazione del Teatrosophia, ricco di inediti, con la riproposizione di alcuni cavalli di battaglia molto graditi agli affezionati di via della Vetrina. Guido, Ilenia e Marta, trasmettono energia ed entusiasmo, giocano, si guardano negli occhi e ti guardano negli occhi, annullando lo spazio, (che quasi non c’è) tra loro e noi, il pubblico non più pubblico, trasformato ancora una volta, nella stessa anima pulsante del direttore artistico.

Poi, alla fine, che è sempre un nuovo inizio, l’aperitivo conviviale, che rende tutte e tutti partecipi di un unico progetto: amare il teatro.

Amare il teatro è amare se stessi, questo ci insegna Guido Lomoro, l’anima pulsante,  al Teatrosophia di via della Vetrina 7 a Roma. Amare il teatro è amare se stesse, ribadiscono all’unisono Marta e Ilenia, che è bello ammirarle mentre leggono, sorridono e presentano una stagione in cui vedremo capolavori del teatro sapientemente recitati e scritti da artiste e artisti di valore. Dopo un bicchiere di vino, atto unico dello stesso spettacolo, che si ripete ad ogni rappresentazione, saluto Guido, Marta, Ilenia e le altre anime pulsanti del Teatrosophia, ringraziando il mio caro amico Andrea Cavazzini, non solo per avermi invitato, ma soprattutto per avermi fatto conoscere la bellezza di un mondo diverso dal “solito “ mondo del teatro. Ci vediamo tutte e tutti al Teatrosophia di via della vetrina a Roma dal 7 ottobre con “La Particina”.

di Claudio Caldarelli

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