Economy of Francesco
Una economia più umana è possibile. Una economia basata sul sociale è possibile. Una economia che non pensi al profitto ma alla redistribuzione è possibile. È possibile una economia del pane per tutti.
Papa Francesco dopo stimolato la nascita di una nuova economia basata sui bisogni della umanità e del pianeta, continua a sottolineare i guasti della economia di mercato basata sulla avidità e non sulla socialità.
L’Economy of Francesco esorta i giovani a non restare ai margini, ma a farsi protagonisti di un nuovo paradigma economico, che possa includere i principi della fratellanza, uguaglianza e libertà. I principi originari del cristianesimo, poi ripresi dalla rivoluzione francese, da Karl Marx e da tanti altri filosofi.
Le nuove generazioni hanno compreso il messaggio di Francesco, si sono resi conto che c’è speranza, che esistono altri modi di fare economia, cioè una economia più umana, includente e sostenibile, senza dover per forza cedere i propri talenti alle multinazionali in funzione del business.
Jesús Becerril Gonzáles, economista e teologo messicano, uno degli organizzatori del congresso internazionale delle Economy of Francesco in America Latina scrive:
“L’EoF (economy of Francesco) ci invita a pensare alla dimensione glocal, globale e locale, con l’ascolto attento alle competenze territoriali perché, come dice Papa Francesco, la realtà è più importante dell’idea”.
L’EoF, una nuova visione della economia può salvare il pianeta dalla grave crisi climatica, dalla drammatica situazione dell’inquinamento degli oceani sommersi da plastica di ogni tipo e veleni e scarichi industriali. L’EoF può eliminare la fame nel mondo, salvare milioni di bambini, può garantire alla umanità intera una sanità giusta, una scuola funzionante e un rapporto di fratellanza fatto di amore.
L’EoF è centrato “sul buon vivere indigeno” come modello per implementare programmi economici, ecologici, educativi, politici, interculturali, e come contributo al paradigma di ecologia integrale di cui parla Papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti”. Un “buen vivir” scrive Jesús Becerril, su Avvenire, che identifica in primo luogo come una spiritualità profetica e un processo di resistenza creativa delle comunità indigene, da 500 anni resilienti ai piani di colonizzazione, dal quale abbiamo tantissimo da imparare a livello globale per la cura della casa comune.
“Lekil kuxleja” significa nella lingua indigena Tseltal, armonia e Unione profonda con la natura e la Madre Terra. Questo è il senso della EoF, che mette al centro Madre Terra e la sua Umanità. Una nuova e rivoluzionaria concezione della economia, che non prende ma dona, che non ruba al pianeta ma onora la casa comune, che non produce armi ma pane. EoF significa lavorare tutti insieme senza essere sfruttati, redistribuendo la ricchezza, nel rispetto del territorio e delle popolazioni. Significa cancellare il debito e non fare più debito, lasciando le risorse alla disponibilità delle necessità.
EoF, economia con una etica sociale che accolga, in pari dignità donne e uomini, senza distinzione di sesso, razza, religione o convinzioni politiche. Non sarà facile. Anzi sarà difficilissimo, ma non impossibile. Il cammino avviato da Papa Francesco è iniziato, si arricchisce ogni giorno di migliaia di sostenitori, per lo più giovani. I giovani portatori di speranza che hanno adottato l’enciclica “Fratelli tutti” perché si sentono fratelli di tutti.
Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini