Socrate innamorato

“Così io sostengo che Amore è il più antico fra gli Dei, il più meritevole di onore è quello che è più padrone di spingere gli uomini, da vivi e da morti, all’acquisto della virtù e della felicità”. Socrate, dal Simposio di Platone.

L’amore è ciò che rende la vita degna di essere vissuta, ma sempre più spesso non si riesce a cogliere né coltivare, sia come singoli che come appartenenti ad una comunità. La stessa sensazione che aveva Socrate nel suo tempo, anche se aveva affermato di non ricordare nemmeno un momento in cui non fosse innamorato.

Socrate, il padre della filosofia, ne fece il fulcro del suo pensiero analizzandolo in ogni aspetto.

Socrate fu il primo teorico dell’amore, egli non si accontenta di continuare a plasmare e a raffinare le forme di amore esistenti, bensì aspirava ad aprire nuove vie, nuove possibilità, nuovi orizzonti, in un’epoca in cui i cittadini ateniesi, sconfitti nella seconda guerra del Peloponneso, avevano sconfessato ogni forma l’amore, fatta eccezione per quelle più narcisistiche.

Socrate approfondì i limite della concezione più convenzionale dell’amore, approfondendo lo studio della sua natura, delle sue dinamiche, dei suoi fini e dei suoi oggetti. L’amore di Socrate viene generalmente ricondotto a un’unica fonte: l’eros, l’amore erotico-romantico. In realtà il filosofo contemplava e si ispirava a cinque diversi tipi di amore: eros, storghé, cioè l’amore per i famigliari; xenia, l’amore per lo straniero o diverso da sé; philía, l’amore fondato sull’affinità e l’amicizia; agapé, l’amore incondizionato e votato al sacrificio.

Ma socrate, dimostrò anche che non esistevano suddivisioni nette tra queste forme di amore. Il suo agire nel mondo si fondò sul principio per cui è impossibile trasformare se stessi, la società in cui si vive e il proprio universo se non si riesce a coordinare tra loro tutti e cinque questi tipi di amore.

Ma non è facile coordinare questi cinque tipi di amore per ricondurlo ad un unico agire, per questo si può affermare che la società moderna è una società in cui l’amore è rilegato ai margini dell’agire umano. Ma per capire la quotidianità dell’amore, ed avere chiarimenti fecondi sulla concezione socratica, noi dobbiamo fare come Socrate: indagare sull’amore, sperimentare nella teoria e nella pratica e cercare l’amore in ogni luogo, da quello più prevedibile a quello più inconsueto.

Occorrerà fare anche come Platone, cioè elaborare i discorsi socratici sui cinque tipi di amore e ponderarli. Non è facile ma fattibile, adattare il Socrate innamorato alla realtà quotidiana, in cui il consumismo sfrenato a sostituito l’emozione dell’amore. Consumare meno per amare di più, potrebbe essere l’obiettivo quotidiano di ognuno di noi e tradurre in pratica gli insegnamenti di Socrate per vivere l’amore in tutti i suoi aspetti.

Emanuele Caldarelli

 

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