Gaza: i bambini soffrono
Unicef denuncia: 100 giorni di violenza a Gaza, i bambini soffrono.
La rappresentante del Popolo Palestinese, Lucia Elmi, segnala una tripla minaccia, conflitto, malattie e malnutrizione. Nessun luogo è sicuro. Gli aiuti umanitari sono bloccati alle frontiere. Non c’è più cibo. Non ci sono più medicine. Non c’è più acqua potabile e i bombardamenti, le incursioni israeliane continuano.
Unicef dice che dopo 100 giorni di violenze, uccisioni, bombardamenti e prigionia, per i bambini a Gaza, la sofferenza è stata troppa.
Gli attacchi aerei continuano senza sosta, il rischi di morte sicura per i bambini è altissimo. Mancano i generi di prima necessità. A Gaza non c’è più nulla. Solo morte e distruzione. Un intero “Stato” raso al suolo.
La situazione continua a deteriorarsi rapidamente. Unicef sottolinea la tripla minaccia che perseguita i bambini di Gaza: conflitto, malattia e malnutrizione.
L’Onu è bloccata dal veto americano. Il mondo è fermo. Solo il Sudafrica ha denunciato Israele per crimini di guerra alla Corte Internazionale di Giustizia.
Intanto nella Striscia di Gaza i bisogni crescono, le necessità aumentano. Non ci sono più ospedali, quelli che c’erano sono stati bombardati e rasi al suolo.
Migliaia di bambini sono già morti e altre migliaia ne moriranno rapidamente se non si rimuovono rapidamente gli ostacoli per un cessate il fuoco.
A Gaza non ci sono luoghi sicuri. Ovunque cadono bombe. La vita dei civili, delle donne, degli anziani, è appesa a un filo che già è stato reciso dalle bombe.
Non ci sono più forniture mediche non ci sono più forniture di generi alimentari. Non c’è più nulla. Solo bombe. Bombe. E migliaia di bambini morti.
Emanuele Caldarelli