Senza pudore

Riprendendo alcune cose scritte da Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano alcuni giorni fa, in cui riporta le dichiarazioni di giornalisti e politici alla vigilia delle elezioni del 4 marzo.

“Grillini ridimensionati, Salvini dietro Berlusconi…per sfangarla domenica e ripartire lunedì con una certa tranquillità” Claudio Velardi.

“Dopo sei mesi di un governo 5Stelle-Lega, magari con reddito di cittadinanza e aliquota unica, rischiamo che arrivi il Fondo Monetario.” Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera.

“Un governo fatto da amministratori inadeguati quali si sono dimostrate le sindache Raggi e Appendino sarebbe una catastrofe.” Corrado Augias su Repubblica del 17 febbraio.

“Il popolo grillino è affetto da una patologia bipolare sempre più evidente…lo sgomento di fronte all’ipotesi Di Maio premier non è per me tanto relativo alla sua incompetenza tecnica, quanto al gesto personalissimo dell’aver accettato questa investitura…È il polo chiaramente maniacale…mi chiedo: ma avrà avuto o avrà almeno una crisi di panico, un momento di vertigine o di angoscia.” Massimo Recalcati Repubblica 20 febbraio.

“Siamo a una svolta…l’Italia è ripartita, ci sono aree del Paese tornate a crescere con forza, ma il miglioramento non è ancora percepito… Da una parte c’è il ritorno al passato con Berlusconi e Salvini, dall’altra il salto nel buio con Di Maio. Illudersi che esistano uomini della provvidenza è pericoloso. Il risveglio sarà ancora più amaro e pieni di rancore.” Mario Calabresi Repubblica 3 marzo.

Argine ai grillini. Solo il voto può fermar gli incapaci. Alessandro Sallusti 2 marzo. Ma non è andata così. Come dice Renzi è tutta colpa degli elettori. Aboliamoli.

Nessuno mi ha mai mostrato preoccupazione per la possibilità, a

cui nessuno crede, che il M5S possa arrivare al governo dell’Italia. Paolo,Gentiloni sul Foglio 21 gennaio.

Al momento certe rilevazioni demoscopiche indicano la possibilità di un’Italia divisa in tre: centrodestra al Nord, Pd al Centro e M5S al Sud. Grazie al cielo i pronostici, con una certa frequenza, non colgono nel segno. Angelo Panebianco Corriere della Sera 28 febbraio.

Questa è molto bella e ci dice tutto della capacità politica dell’ex segretario Pd. “Questo paese non apprezza gli estremisti, mai: non si consegnerà al leghismo, non si consegnerà al grillismo.” Matteo Renzi Repubblica 9 febbraio.

“Facciamo come la Germania. La campagna elettorale è deludente, ma il suo esito prevedibile. Possiamo passare 5 mesi a fare una Grande Coalizione…e Marco Travaglio lo chiudiamo in gattabuia.” Giuliano Ferrara Il Foglio 9 febbraio.

Domenica voterò Gentiloni e la Emma. Sempre Ferrara il 27 febbraio.

“Il partito del premier Gentiloni potrebbe ottenere un buon risultato, sorretto dall’alleanza con Bonino e con Casini…Gentiloni avrebbe la facoltà di cambiare alcuni ministri, mantenendo…Minniti, Calenda e Franceschini. Renzi avrebbe ancora la guida del suo partito, che potrebbe rafforzare nominando presidente Veltroni…La nuova legislatura durerebbe fino al 2023.” Eugenio Scalfari Repubblica 4 marzo, aveva anche detto Scalfari, che tra Di Maio e Berlusconi, preferisce Berlusconi. E ce ne sono tante ma tante che preferiamo chiudere qui.

di Claudio Caldarelli

 

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