…SCENDETELI

Scendeteli, scendeteli, scendeteli…è il leit motiv che tutti gli uomini di buona volontà ripetono da giorni, da quando la Sea Watch girovaga per il Mediterraneo con 47 migranti a bordo, 47 novelli Ulisse, in cerca della loro Itaca, in cerca di una nuova vita. Un girare in tondo senza approdo, sospinti al largo dai venti del razzismo, della idiozia e dalla incapacità di “restare umani”

Il divieto di attracco voluto dal governo pentastellato-leghista sta risvegliando gli animi assopiti di migliaia di cittadini che non ci stanno più ad essere complici di questi moderni olocausti marini. Scendeteli…scendeteli…come suona bene questa parola, un po’ magica, un po’ onirica, un po’ fuori dalle corde del cervello quasi lobotomizzato e disumanizzato da ventenni di politiche prodiane, berlusconiane, renziane o salviniane. Una parola che entra direttamente dal cuore, pompata in tutte le cellule materiali e psichiche del corpo per arrivare al centro della gioia. Scendeteli…scendeteli…una  parola che ci riporta in vita  grazie al sacrificio umano di 47 fratelli abbandonati in mezzo al mare, senza di loro non avremmo mai aperto gli occhi sulla bruttezza di Salvini, sulla incapacità di amare di Conte e più di tutto sul sorriso falso di Di Maio. Scendeteli…scendeteli…e ci rendiamo conto che Minniti, l’ex ministro degli Interni del Pd,  che ha fatto gli accordi con i libici, per detenere illegalmente nei lager del deserto migliaia di migranti e centinaia di bambini, quello stesso squallido pelato personaggio ora dichiara che le navi devono attraccare.

Ma lui le respingeva o le faceva sequestrare dalla Marina pirata libica. Scendeteli…scendeteli…una parola che apre la mente, mette in luce le contraddizioni, non fa sconti a nessuno perché chi era con i migranti prima, lo è anche ora, tutti sappiamo chi sono coloro che accolgono, non si sono mai nascosti, ci sono sempre stati, così Fratoianni di Sinistra Italiana, ma non la Prestigiacomo che ora sale sulla nave per farsi pubblicità, dimenticando quando votava la Bossi-Fini per compiacere Berlusconi, scendetela mi viene da dire a lei. Scendetela e non fatela ai  più salire. I novelli Ulisse meritano rispetto e dignità.  Scendeteli…scendeteli…alla barba della Crusca che dovrebbe assegnare un premio a coloro che l’hanno coniata una parola così armonica, che quando la pronunci è un mantra che ti riempi la bocca,  ma la vibrazione viene dal cuore e quando si espande è amore: scendeteli…

Sulla spiaggia si Siracusa dove approdarono naviganti di ogni dove, venuti da lontano, tutti hanno trovato rifugio, accoglienza, affetto, amore, per questo si sono inventati scendeteli…per indicare una strada, un nuovo inizio, una nuova forma di fratellanza. Scendeteli…scendeteli…cantano in coro, sulla spiaggia, per farsi sentire dalla nave, gli allievi dell’Accademia di teatro, scendeteli…scendeteli…e il vento porta il canto ai migranti che anche questa notte saranno meno soli. Scendeteli…scendeteli…un termine improprio per la Crusca, ma una chiave armonica che ci fa capire che Martina da ministro approvava i lager in Libia e da oppositore è pro migranti, cosí Bersani che dice che doveva fare lo Ius Soli, ma non lo ha fatto. Scendeteli…scendeteli…questa classe politica viscida e opportunista, scendeteli…scendeteli…questo governo del cambiamento da schifo, scendeteli…scendeteli…e se ci crediamo, come dice Papa Francesco, che: “…siamo l’adesso di Dio” tutti insieme riusciamo a “scenderli”.

di Claudio Caldarelli

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