Bella vita e riciclaggio, in manette i fratelli Esposito
Le foto con i calciatori del Napoli, la movida, le ville con la piscina. Dei tre imprenditori di Posillipo indagati dalla Direzione Investigativa Antimafia, in prima pagina c’è finito questo.
Dietro l’apparenza però, dietro le foto con Maradona e Hamsik, ci sono persone, storie e interessi. I fratelli Esposito sono colpevoli e vittime allo stesso tempo, responsabili e complici di un sistema che li inghiotte, che li sfrutta ma che allo stesso tempo gli permette di esistere e che loro stessi sono i primi a foraggiare. Attivi nel settore dei giocattoli, sia nella grande distribuzione (vantano contatti anche con Enrico Preziosi) che nel minuto, possiedono un centro scommesse Eurobet a Piazza Mercato.
Un’agenzia intestata a prestanome, per evitare indagini e sequestri. Uno di quei luoghi in cui ripulire soldi sporchi. Così sono finite in manette Francesco, Giuseppe e Gabriele, che ha già scontato sette anni di reclusione per affiliazione al clan Sarno, lo stesso che controlla il centro città partenopeo. Nel fascicolo che porta il loro nome, sulla scrivania del Procuratore Aggiunto Filippo Beatrice, però c’è anche altro: c’è trasferimento fraudolento di valori e relazioni con clan mafiosi.
Fino all’anno scorso infatti i fratelli Esposito dovevano versare 1000 euro al mese, per il pizzo del centro scommesse, nelle casse del clan Contini di Ettore Bosti, detto O’ Russo, per tramite di Salvatore Maggio, arrestato nel giugno del 2016. Da quel momento gli Esposito iniziano a giocare su altri tavoli. Sfruttano la loro parentela con Bruno, Mario e Vincenzo Palazzo e avanzano una richiesta: sconto della tangente e protezione maggiore dagli altri clan.
Erano pronti a partire, anche quest’anno, direzione Ibiza e festeggiare con gli amici calciatori ma anche attori e cantanti. Amano la bella vita, quella del lusso, delle discoteche e dei portafogli sempre pieni. Su quei soldi adesso la Procura di Napoli e i PM De Falco, Parascandolo e Teresi vogliono vederci chiaro.
Dei tre fratelli intanto solo uno è tornato in carcere, Giuseppe Esposito, con l’accusa di associazione a delinquere e riciclaggio. Gli altri due sono indagati a piede libero. Ma per quest’anno la vacanza dovrebbe saltare.
di Lamberto Rinaldi